Home LIVE REPORT At The Drive-In @ Fabrique, Milano (07/04/2016)

At The Drive-In @ Fabrique, Milano (07/04/2016)

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Parliamoci chiaro: nell’arco di poche settimane gli At The Drive-In sono riusciti a farci provare un entusiasmo smodato per l’annuncio della reunion e del conseguente tour e, subito dopo, la delusione profonda (e anche un po’ un senso di presa per i fondelli) nell’apprendere che il chitarrista Jim Ward non avrebbe fatto parte della formazione. Alzi la mano chi non ha pensato, almeno per qualche minuto, che quest’assenza fosse se non programmata quantomeno nell’aria. Storie di marketing, di ritorni acchiappa dollari, di firme su contratti, etc. Non sarebbe né la prima né l’ultima volta e probabilmente non sapremo mai com’è andata veramente.

Ciò che ci resta è quest’unico appuntamento italiano di una delle band più seminali degli anni Novanta. Il Fabrique di Milano è pieno in ogni ordine di posti e non poteva essere altrimenti, perché nonostante l’inghippo di cui sopra l’attesa era comunque altissima, fra giovani (sorprendentemente tanti) e meno giovani (eccoci qui). Alle 21.20 la band fa il suo ingresso e si parte con Arcarsenal che mette immediatamente le cose in chiaro: 1) sarà impossibile trovare in sala un solo metro quadro di superficie calpestabile non coinvolto prima o poi nel pogo; 2) sarà “Relationship Of Command” l’album protagonista, quasi a voler sugellare la continuità rispetto allo scioglimento di inizio millennio, avvenuto proprio dopo la pubblicazione del terzo lavoro degli At The Drive-In.

A vederli così, rampanti come ai bei tempi, sembra proprio che Cedric Bixler-Zavala e Omar Rodriguez-Lopez non aspettassero altro che questa manciata di date per rimettersi in carreggiata dopo anni di stanca, impegnati con gli ultimi non imprescindibili lavori dei Mars Volta e il progetto Antemasque. La band graffia e non poco e anche Keeley Davis (già negli Sparta e qui sostituto di Ward) si dimostra ben integrato in un contesto che ha sempre fatto della carnalità la propria prerogativa. Pattern Against User, Sleep Walk Capsules, Cosmonaut, Invalid Litter Dept., Enfilade, Quarantined e Catacombs sono l’ossatura della setlist, in pratica l’intero “Relationship Of Command” (anche se manca “Rolodex Propaganda” ed è un colpo al cuore), intervallate da un pugno di aggiunte come 300 MH, Lopsided, Metronome Arthritis e soprattutto Proxima Centauri.

La parte centrale del set e qualche altro momento sparso durante il live suonano piuttosto marsvoltiani, trame dilatate al massimo che poco si addicono alla classica forza impattante degli At The Drive-In, probabilmente il pegno da pagare proprio all’assenza di Ward. Ma quando c’è da picchiare la band non si tira affatto indietro: Zavala è un forsennato, si arrampica sugli amplificatori, fa il grillo da destra a sinistra, si lancia sulle prime file e riempie i momenti fra un pezzo e l’altro rivolgendosi al pubblico.

Di accenni a nuovi brani neanche l’ombra, nonostante la promessa che questa reunion avrebbe portato anche a materiale inedito, così nell’encore trovano spazio Napoleon Solo (da “In/Casino/Out” del ’98) e il singolone One Armed Scissor, inevitabile e degna conclusione del concerto durante la quale finiscono per scatenarsi anche il banchetto del merchandising e i bidoni dell’immondizia.

Al netto di qualsiasi ovvia considerazione extra-palco, gli At The Drive-In del 2016 non hanno affatto le sembianze di una band fuori dal giro da ben quindici anni, il che lascia davvero ben sperare circa la possibilità di rivederli in pista con un nuovo album. Se così non fosse, questo del Fabrique rimarrebbe comunque uno di quegli eventi cui era impossibile non presenziare, storia nella storia.

SETLIST: Arcarsenal – Pattern Against User – Sleepwalk Capsules – 300 MH – Cosmonaut – Lopsided – Invalid Litter Dept. – Enfilade – Metronome Arthritis – Proxima Centauri – Quarantined – Catacombs —encore— Napoleon Solo – One Armed Scissor