Home LIVE REPORT Carmen Consoli – 04/09/2010 – Taormina (Me) – Teatro Antico

Carmen Consoli – 04/09/2010 – Taormina (Me) – Teatro Antico

A volte, anche dietro il gesto apparentemente più spontaneo, può nascondersi qualcosa di grande, di speciale, di magico… persino in un semplice “ciao”. Un “ciao” che va al di là della mera cordialità e di quel formalismo (oggi più che mai esasperato) che caratterizza la maggior parte dei gesti sociali. Un “ciao” che porta sulle spalle il peso del tempo, perduto e non, senza però lasciarsi mai schiacciare. Un “ciao” che segue una progressione perfetta, come nei manuali di storia, dove ad un capitolo segue immediatamente un altro e via dicendo. Un “ciao” che tende la mano, si fa per dire, ai nuovi ricordi per presentarli ai vecchi. Un’operazione, questa, alla quale i numerosi accorsi daranno vita non appena Carmen Consoli avrà dato loro un caloroso benvenuto, non prima però di aver eseguito il primo pezzo in scaletta, Col nome giusto, tratto dall’ultimo album in studio “Elettra” (Universal, 2009). Per alcuni è la seconda volta; per altri la terza, la quarta, la quinta; per altri ancora, invece, le dita delle mani non bastano più. Ai pochi neofiti non resta che godersi lo spettacolo, spettinati da un vento che da lì a poco toglierà definitivamente il disturbo, più o meno nello stesso momento in cui nell’aria risuoneranno le ultime note di Geisha (da “Mediamente Isterica”, 1998) uno dei brani più rappresentativi dell’era Cyclope, la storica etichetta del compianto Francesco Virlinzi.

E’ un concerto sì, ma è anche una serata speciale: è il compleanno di Carmen, il suo trentaseiesimo per l’esattezza. La cantantessa catanese (è con questo epiteto che negli anni abbiamo imparato a conoscerla), ha deciso di festeggiare tra le mura amiche del Teatro Antico di Taormina, vuoi perché in occasioni come questa giocare in casa ha un fascino tutto suo, vuoi perché tale scelta sintetizza agevolmente il perfetto equilibrio tra sfera personale e contesto pubblico. Rapporto che non si limita esclusivamente alla invalicabilità del backstage, ma che trova sua concreta dimostrazione nello stato d’animo della Consoli. E così, mentre le sue vesti nere si confondono coi colori della notte, l’evento da “particolare”, complice un esemble musicale in stato di grazia, si tramuta in “indimenticabile”. A comprova di ciò, basti fare riferimento alla composta, quanto struggente, interpretazione di Mandaci una cartolina (altro brano estratto da “Elettra”, dedicato alla memoria del padre scomparso) o all’abbraccio carico di emozioni col maestro Battiato, con il quale la nostra duetterà regalando alla platea una splendida versione di Te lo leggo negli occhi o, ancora, al finale in chiave intimista, accompagnata dal solo Massimo Roccaforte alla chitarra, dedicato al disco d’esordio, “Due parole” (Cyclope Records/Polydor, 1996), da cui vengono tratte Quello che sentoAmore di plastica.

E se è vero il detto secondo cui i concerti non vanno raccontati ma visti, cos’altro dare in pasto alla cronaca? Quali dettagli ancora, in grado di sopravvivere all’accendersi delle luci e di scalfire le mura della retorica? La sicilianità della Consoli, ad esempio. Una sicilianità, lontana anni luce dalla banalità dei cliché televisivi lato sensu, che affonda le sue radici nell’inchiostro dei vari Verga, Quasimodo, Martoglio, Sciascia, Sapienza e Camilleri (tanto per fare dei nomi a caso), trovando sfogo in una teatralità spontanea, a cavallo tra comicità e tragedia, rappresentazione nitida di una terra splendida ma ricca di contraddizioni. Una sicilianità che Carmen, o la Carmen (tanto per essere bipartisan), porta letteralmente con sé sul palco: oltre alla sua band (in formazione allargata) e al già citato Franco Battiato, infatti, ci sono anche l’applauditissima Gabriella Grasso ad aprire le danze, l’attrice Mariella Lo Giudice a fare da cesura d’eccellenza tra una parte dello show e l’altra, e lo straordinario Alfio Antico con la sua tavolozza colorata di rumori a dare forme ad una scatenata A’ finestra. Una sicilianità da custodire gelosamente fino a quando non arriverà la prossima volta. Nel frattempo, tanti auguri Carmen.

SETLIST: Col nome giusto – Fiori d’arancio – Mio zio – Perturbazione Atlantica – Geisha – Il pendio dell’abbandono – Mandaci una cartolina – Pioggia d’Aprile – Autunno dolciastro – Eco di sirene – Contessa Miseria – Parole di burro – L’ultimo bacio —encore 1— A’ finestra – Te lo leggo negli occhi – Venere —encore 2— Quello che sento – Amore di plastica


(“A’ Finestra” live @ Taormina, Teatro Antico)

A cura di Vittorio Bertone