Home LIVE REPORT Run The Jewels @ Circolo Magnolia, Segrate (MI) (02/09/2015)

Run The Jewels @ Circolo Magnolia, Segrate (MI) (02/09/2015)

runthejewelslivemilano2015Ci sarà pure un motivo se nella scena hip hop internazionale i Run The Jewels hanno acquisito, mese dopo mese, sempre più credibilità e ammirazione da parte dei colleghi (anche quelli, come i Massive Attack, appartenenti ad altri ambienti) e soprattutto del pubblico, in costante crescita. Le motivazioni in realtà sono più d’una e te ne rendi conto quando assisti a uno dei loro live, presentati come delle bombe non perché i promoter siano venditori di fumo ma perché trattasi davvero di bombe.

Quella del Circolo Magnolia, peraltro, è la prima volta in assoluto che Killer Mike ed El-P si esibiscono in Italia, il che ha regalato al concerto un’aura da “grande evento” ben prima che si accendessero i riflettori sul palco, visto che il loro secondo disco “Run The Jewels 2” è stato fra le uscite più acclamate dello scorso anno. Ad aprire ci pensa il giovanissimo Shamir col suo mix esplosivo di elettronica, disco e musica nera. Non che c’entri moltissimo con i protagonisti della serata (e con i presenti) ma tant’è, in fin dei conti non si dimostra spiacevole neanche ad orecchie allenate a ben altre sonorità.

Introdotti dalle note della “We Are The Champions” dei Queen, i Run The Jewels si presentano alle 23.20 per dare inizio ad un’ora bollata fatta di un flow inarrestabile e senza soluzione di continuità fra i brani e il parlato dei due, con El-P addetto principale al dialogo con chi sta sotto al palco mentre Killer Mike se la discute di frequente con DJ Trackstar. La setlist è quella consueta che i RTJ stanno portando in giro in questo tour, con almeno  4/5 momenti che si rivelano anche dal vivo delle vere mine pronte a esplodere se calpestate nel modo sbagliato: Oh My Darling Don’t Cry, Close Your Eyes (And Count To Fuck) che non vede sbucare Zack De La Rocha ma spacca lo stesso, Lie, Cheat, Steal con la folla che risponde un “everybody doin’ it” a ogni passaggio e A Christmas Fucking Miracle sono gli apici di una performance in cui i due rapper si mischiano in una cosa sola, s’abbracciano e s’incastrano in una sintonia tanto artistica quanto umana più che evidente.

Si vive uno stato partecipativo di altissimo livello: la simbologia dei Run The Jewels è ormai tale da esser divenuta parte integrante del concerto, Killer invita ripetutamente il pubblico a scandire le lettere R-T-J, la mano/pistola e il pugno sono la costante sulle teste e in generale i due ci sanno decisamente fare nell’interazione con la propria gente. Il consueto encore è limitato alla sola Angel Duster, che chiude il set così come l’ultimo album, Killer si ripresenta con un’asciugamani al collo a mo’ di pugile, El-P prima di andare via non dimentica la bottiglia di vodka momentaneamente poggiata sulla consolle e tutti a casa. La bomba è finalmente esplosa anche in Italia.