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Anna Calvi – S/T

Si potrebbe ricorrere alla retorica per introdurre l’esordio discografico della chiacchieratissima Anna Calvi. E la retorica si manifesterebbe attraverso l’espressione: “mai giudicare un disco dalla copertina”. Brutta, ad esercizio d’onestà, ma non la principale facciata alla quale riferirsi in questo caso. Lo sguardo, di fatti, volge verso le presentazioni entusiastiche che la stampa britannica ha riservato alla cantautrice di origini italiane: non esattamente una credenziale, data la mole di fesserie che la suddetta propina in regolare successione. Evitato tuttavia il pericoloso crimine del pregiudizio, le dieci tracce che compongono questo interessante debutto meritano sinceramente un ascolto. Il mormorio, insomma, alimenterà di certo scetticismo e seguito: ma sia nell’uno che nell’altro caso, le valutazioni peccheranno prevalentemente di opaca presunzione ed affrettato miracolismo. Niente di nuovo sotto il sole, direbbe qualcuno. E di fatti, oltrepassando mistificazioni e rigetti, l’opera omonima di Anna Calvi è semplicemente (ma non semplicisticamente) un buon disco: ammaliante, piacevole, accattivante. L’introduttiva Rider To The Sea cede il passo al seducente blues di No More Words, accompagnando l’ascoltatore lungo un album i cui pregi sormontano legittimamente le debolezze. Il fascino discreto di First We KissThe DevilBlackout, l’elegante impeto in Desire, il ritmo incalzante di I’ll Be Your Man, la dolce cantilena Morning Light. La nostra attinge con sapienza a riferimenti nobili ed assolutamente non celati: da PJ Harvey agli Smiths, da Nick Cave ai Jesus And Mary Chain, da Laura Nyro a Jeff Buckley. Laurea conseguita, dunque, per la variazione sul tema: “citare accuratamente senza adombrare sé stessi”. Le fondamenta sembrano abbastanza solide, il materiale selezionato di buonissima qualità, gli schizzi architettonici convincenti. Pertanto, in attesa del progetto completo, non resta che mettere da parte le perplessità residue, tendere la mano ed affermare fiduciosi: ben fatto.

(2011, Domino)

01 Rider To The Sea
02 No More Words
03 Desire
04 Suzanne And I
05 First We Kiss
06 The Devil
07 Blackout
08 Ill Be Your Man
09 Morning Light
10 Love Wont Be Leaving

A cura di Michele Leonardi