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Antonio Raia – Asylum

È un grande classico. Stili le classifiche di fine anno e poi, fuori tempo massimo, ascolti un album che ti fa pensare: diavolo, questo meritava almeno una menzione. È il caso della Top 3 Italia ma soprattutto di Asylum, incantevole opera di Antonio Raia uscita per Clean Feed Records a metà Novembre 2018.

Che Napoli abbia in qualche modo la faccia dell’antagonista storica di Roma, in questo momento, lo si percepisce non solo da una parziale migrazione verso e da una serie di analisi in merito – ma anche dalla produzione musicale che offre di massima il capoluogo partenopeo a dispetto di quello nazionale. Funk, sperimentazione, jazz, esplorazione della tradizione da un lato e tendenziale propensione a un’insostenibile leggerezza del non-essere dall’altro. Il sax tenore, qui protagonista assoluto, tesse una trama molto delicata ma al contempo perfettamente tracciabile, come se portasse una fumosa sceneggiatura di Paul Schrader, rigorosamente diretta da Martin Scorsese, tra i vicoli dei Quartieri Spagnoli.

La sala di registrazione scelta, coincidente con il refettorio dell’ex Asilo Filangieri (storico spazio occupato della città) sposa alla perfezione il respiro frastagliatamente effuso delle composizioni – merito anche del lavoro ingegneristico di Renato Fiorito. L’opera di Raia, cesellata da tracce che oscillano tra uno e quattro minuti di durata, è come un sasso che salta sull’acqua ora calma ora improvvisamente increspata – che pur mantiene una traiettoria mai persa di vista. È il caso di citare, tra i pezzi in lista, il dittico Torna a Surriento/Dicentencello vuje, la successione Fire On Heart + Follow The Trail, le coincidenti Refugees e The Children In The Yard.

Con la più classica, ma estremamente evocativa Lullaby, termina un disco che, come detto in apertura, merita di figurare tra i più riusciti dei 365 giorni ormai lasciati convenzionalmente alle spalle, su territorio peninsulare. L’augurio per il nuovo anno è che Napoli continui a brillare, che il Sud esploda in tutta la sua creatività, che l’arte possa fare il suo dovere storico e consegnare primati duraturi, ristabilendo nuove e decisive priorità di qualità della vita.

(2018, Clean Feed)

01 Torna a Surriento
02 Refugees
03 The Lights Insiede Scream
04 There Is The Wind Among The Rocks
05 Dicentencello vuje
06 The Sound Of Voices Migled With Scraps
07 Fire On Heart
08 Follow The Trail
09 Misty
10 The Children In The Yard
11 To Giulia
12 Lullaby

IN BREVE: 4/5