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Calibro 35 – Momentum

Che il precedente Decade (2018)segnasse la fine di un capitolo per la longeva band italiana era già estremamente chiaro: atmosfera di (meritata) celebrazione già dal titolo e scaletta che richiamava le varie fasi della carriera dei Calibro 35 con qualche sguardo indietro ma mostrando l’evoluzione compositiva; è chiaro che dopo la fine di un capitolo debba necessariamente arrivare o la fine della storia o un nuovo capitolo. 

Di finire la bellissima storia dei Calibro 35, fortunatamente, Cavina, Colliva, Gabrielli, Martellotta e Rondanini non sembrano averne intenzione e, come per “Decade”, adottano anche stavolta un titolo rivelatore delle intenzioni: il Momentum è un concetto proprio della fisica – che non andremo a spiegare per evitare brutte figure – che nei paesi di lingua anglosassone si usa molto spesso in maniera figurata per stare a significare slancio, impeto – quello straordinario impeto che mantiene la musica del quintetto sempre fresca.

Questa nuova fase, annunciata dall’eccellente singolo Stan Lee, nel quale figura come ospite Illa J, fratello minore del compianto J Dilla, guarda molto più al presente, un presente nel quale oltreoceano (così come, in misura minore, anche oltremanica) l’hip hop dà una pista a tutti per innovazione e qualità dei suoni, dove anche i jazzisti non solo guardano a questo mondo, ma ne sono parte integrante: pensiamo a Kamasi Washington, rilevante elemento del disco del concittadino Kendrick Lamar che ha segnato la decade passata (“To Pimp A Butterfly” del 2015), ai giovanissimi BADBADNOTGOOD o ancora ai geni di Flying Lotus e Robert Glasper.

I Calibro con questo “Momentum”non rinunciano a essere sé stessi per reinventarsi beatmaker, tutt’altro: ascoltando pezzi come 4×4Death Of Storytelling è impossibile non riconoscervi il suono tipico della band milanese ma, allo stesso tempo, è innegabile che il funk poliziottescoche guardava a Morricone e Bacalov oggi mantenga uno sguardo (e un suono) moderno del quale il citato Dilla è stato un maestro, un suono fatto di equilibri differenti nel quale i sintetizzatori (tutti rigorosamente “suonati” e non “programmati”) hanno un risalto estremamente maggiore, così come lo hanno il beat del sempre più fenomenale Fabio Rondanini e il groove del basso di Luca Cavina. E ciò viene gestito con la consueta ecletticità e con quello sguardo d’insieme straordinario che fa sì che la funkeggiante Stan Lee, la robotica Automata e la psichedelica e a tratti soave Thunderstorms And Data convivano nel medesimo album non solo senza stonare, ma in un equilibrio sonoro perfetto. 

Se gli ultimi album, pur tecnicamente e compositivamente inappuntabili, forse non erano riusciti a incidere con la stessa forza dei precedenti, con “Momentum”questi cinque fuoriclasse italiani ricordano a tutti che i Calibro 35 non sono un progetto retrò da gustarsi come un divertissementma una delle band più importanti del nuovo millennio, e non solo nella decadente scena italiana.

(2020, Record Kicks)

01 Glory-Fake-Nation
02 Stan Lee (feat. Illa J)
03 Death Of Storytelling
04 Automata
05 Tom Down
06 Thunderstorms And Data
07 Black Moon (feat. Mei)
08 Fail It Till You Make It
09 4×4
10 One Nation Under A Format

IN BREVE: 4,5/5

Reverendo Dudeista, collezionista ossessivo compulsivo, avvocato fallito, musicista fallito. Ha vissuto cento vite, nessuna delle quali interessante. Scrive per Il Cibicida da un numero imprecisato di anni che sarebbe precisato se solo sapesse contare.