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Father John Misty – Fear Fun

Che l’influenza di Justin “Bon Iver” Vernon stia crescendo sempre più, mese dopo mese, è una cosa piuttosto evidente. Il suo approccio alla chitarra, alla composizione, alle contaminazioni elettroniche, sta facendo proseliti nonostante non possa certo dirsi del tutto “nuovo”. Ma quell’accoppiata fatta da voce flebile e chitarra acustica psichedelicheggiante sta davvero segnando il periodo, dettando il percorso per tantissimi new-songwriters. Tra questi non c’è di certo Joshua Tillman, uno che pubblicava roba di spessore ben prima che Vernon desse inizio alla sua suggestiva parabola, tanto a proprio nome prima quanto coi Fleet Foxes poi. Circostanza quest’ultima che, già di suo, dovrebbe bastare come presentazione e curriculum vitae. Tillman nella band di Seattle sedeva dietro le pelli (sedeva, perché ha mollato il posto da qualche tempo, per chi non lo sapesse), ma chi aveva conosciuto i suoi lavori in solitario non rimarrà affatto sorpreso da questo Fear Fun, pubblicato sotto lo pseudonimo di Father John Misty. Dicevamo di Vernon e delle sue peculiarità che, velatamente, vengono riprese anche da Tillman in questo suo nuovo lavoro. Alcuni episodi, vedi i cori di Fun Times In Babylon, il falsetto di Nancy From Now On o l’organo di O I Long to Feel Your Arms Around Me, pagano in parte pegno a questo dilagante cantautorato di scuola boniveriana. Ma è ascoltando tutto il resto dell’album che appare chiaro come ciò sia una pura e semplice coincidenza dettata da estemporanee intuizioni, perché il songwriting di Tillman percorre in realtà sentieri diversi: sa essere elettrico in Hollywood Forever Cemetery Sings, country in Writing A Novel o Tee-Pee’s 1-12, blues in Well, You Can Do it Without Me (tra i pezzi migliori) e in generale molto fleetfoxesiano. Ovvero folk, sì psichedelico, ma decisamente più rurale e meno patinato e levigato in studio di quanto non abbia mai fatto Vernon. Giunti a conclusione ci accorgiamo che, pur essendoci ripromessi di limitarci, in questa recensione s’è citato troppo spesso il nome di Bon Iver. Occorre quindi ristabilire gli equilibri, perché l’autore di “Fear Fun” lo merita eccome: J. Tillman, Father John Misty, J. Tillman, Father John Misty. Piccola chiosa finale: altro centro nel bersaglio per la Sub Pop.

(2012, Sub Pop)

01 Fun Times In Babylon
02 Nancy From Now On
03 Hollywood Forever Cemetery Sings
04 I’m Writing A Novel
05 O I Long To Feel Your Arms Around Me
06 Misty’s Nightmares 1 & 2
07 Only Son Of The Ladies’ Man
08 This Is Sally Hatchet
09 Well, You Can Do It Without Me
10 Now I’m Learning To Love The War
11 Tee-Pee’s 1-12
12 Every Man Needs A Companion

A cura di Emanuele Brunetto