Home RECENSIONI John Carpenter – Halloween 2018 OST

John Carpenter – Halloween 2018 OST

Il film è appena uscito nelle sale cinematografiche italiane, una settimana dopo gli Stati Uniti. È l’undicesima pellicola della storica serie horror dedicata ad Halloween, ma si dissocia in qualche modo dalle altre produzioni per essere il sequel diretto del primo film del 1978 di John Carpenter. Quarant’anni dopo ritorna anche la protagonista Laurie Strode (Jamie Lee Curtis), di nuovo alle prese con l’assassino Michael Myers (Nick Castle), evaso di prigione e deciso a vendicarsi a tutti i costi.

Come devoto al cinema e alle musiche di John Carpenter non posso che essere entusiasta di questo sequel ancor prima di vederlo (cosa che mi riprometto di fare in questi giorni): sebbene diretto da David Gordon Green, il film è stato tratto da un soggetto proprio di Carpenter, che ha ripreso per l’occasione parte dei suoi lavori scritti assieme a Debra Hill, sua storica collaboratrice a partire da “Assault On Precinct 13”, “Halloween”, “Fog”, deceduta nel 2005. Le dichiarazioni di Jamie Lee Curtis, che lo ha definito semplicemente “terrificante” sono incoraggianti. Per gli appassionati, tuttavia, questa pellicola si potrà definire un cult già dopo aver ascoltato la colonna sonora, curata dallo stesso John Carpenter assieme al figlio Cody Carpenter e al nipote Daniel Davies. Registrata con un’ispirazione diretta alla soundtrack del primo film del 1978 e con un utilizzo massivo dello stesso tipo di strumentazione, sviluppa i temi secondo un gusto estetico vintage ma allineato a dimensioni ambient ed elettroniche più monumentali e solenni, pertanto frutto di una visione all’avanguardia e contestualizzata nei migliori momenti del genere nel panorama musicale contemporaneo.

Senza perdere il thrilling tipico, sviluppato poi nel complesso per intero nella traccia finale Halloween Triumphant, la colonna sonora del nuovo “Halloween” mantiene lo spirito pioneristico della produzione storica di John Carpenter e la stessa lucida follia, evidentemente trasmessa geneticamente ai suoi discendenti, ma è allo stesso tempo chiaramente più composita, più ricca di suoni e di sfumature, in questo senso allineata alle altre pubblicazioni su Sacred Bones uscite negli ultimi anni, da “Lost Themes” del 2015 in poi.

Era dal 2001, l’anno di “Ghosts Of Mars”, che John Carpenter non scriveva per intero la colonna sonora di un film. Ultimamente ha dichiarato di non avere più molto tempo e forza da dedicare al cinema, la notizia è circolata sul web motivata dalla sua presunta passione per i videogiochi, una spiegazione divertente e che contribuisce ad arricchire la figura caratteristica del personaggio.

La verità è che probabilmente a settant’anni suonati non sente più la stessa forza per poter stare dietro una macchina da presa a sporcarsi la mani fino in fondo, in un cinema che ha sempre voluto appassionare ed entusiasmare gli spettatori, ricco di thrilling tanto quanto di humour, sempre attento alla critica nei confronti di una società vista come sempre secondo un’ottica di sinistra critica nei confronti dei sistemi di propaganda tipici della società dei consumi, come controcultura figlia di una visione degli Stati Uniti d’America che si spinge al di là di quella che è stata la New Hollywood, ma senza rinnegare le origini e l’immaginario del western, un patrimonio culturale da cui ha sempre attinto a piene mani.

Lo stesso vale probabilmente anche per la musica: la sua avanguardia è l’espressione della controcultura anni Settanta, quella che ricercava nello sperimentalismo dell’elettronica una rottura con determinati schemi della cultura hippie oramai obsoleti e guardava al presente con un occhio critico ma allo stesso tempo concreto, calandosi appieno negli incubi della società che ci circonda. La collaborazione con la sua “discendenza” e questo nuovo capitolo di “Halloween” consegnano nelle mani di una nuova generazione un pezzo intero del suo immaginario unico e caratteristico, di cui questo disco costituisce un tramite ideale. Basterebbe anche solo questa considerazione per dedicargli tutta la vostra attenzione.

(2018, Sacred Bones)

01 Intro
02 Halloween Theme
03 Laurie’s Theme
04 Prison Montage
05 Michael Kills
06 Michael Kills Again
07 The Shape Returns
08 The Bogeyman
09 The Shape Kills
10 Laurie Sees The Shape
11 Wrought Iron Fence
12 The Shape Hunts Allyson
13 Allyson Discovered
14 Say Something
15 Ray’s Goodbye
16 The Shape Is Monumental
17 The Shape And Laurie Fight
18 The Grind
19 Trap The Shape
20 The Shape Burns
21 Halloween Triumphant

IN BREVE: 3/5

Sono nato nel 1984. Internazionalista, socialista, democratico, sostenitore dei diritti civili. Ho una particolare devozione per Anton Newcombe e i Brian Jonestown Massacre. Scrivo, ho un mio progetto musicale e prima o poi finirò qualche cosa da lasciare ai posteri. Amo la fantascienza e la storia dell'evoluzione del genere umano. Tifo Inter.