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Lizzo – Cuz I Love You

Professarsi l’Aretha Franklin dei giorni nostri avrebbe potuto essere un clamoroso autogol, a prescindere dalla musica, dal messaggio e da tutto il resto. Però c’è che solo a guardarla, a sentirla ridere, non si può non provare un moto di infinita simpatia nei confronti di Melissa Viviane Jefferson, una ragazzona nata a Detroit, Michigan e cresciuta a Houston, Texas che ha azzardato un confronto che la dice lunga sulla sua forza interiore e sulla voglia di fuggire da stereotipi e pregiudizi.

Cuz I Love You, il disco che a suo dire potrebbe essere ciò che avrebbe fatto la Franklin nel 2019, è in realtà il suo terzo lavoro, ma è il primo inciso per una major, il primo che ha potuto usufruire di produttori di grido e di tutta la conseguente esposizione mediatica. Tanto che da quando a inizio anno è spuntato il primo singolo Juice, un gran pezzo disco venato di funky e rap, tantissime orecchie in giro per il mondo si sono drizzate nella sua direzione, comprese quelle di ben più acclamati colleghi.

Se Juice, col suo sapore vintage e la sfacciataggine nel rivendicare la propria natura (come anche in Soulmate), ha giustamente attirato le attenzioni, la parte del leone in “Cuz I Love You” la fanno però altri profili musicali: il soul 2.0 (con inserti rap) della title track che dà il via alle danze, il languido r’n’b di Jerome, gli spuntoni sintetici di Crybaby e – ritornando circolarmente all’inizio – la dirompente sensualità soul della conclusiva Lingerie. È qui che la voce di Lizzo e il suo modo di essere donna fanno veramente la differenza.

Nonostante il duetto – davvero ottimo – con la maestra Missy Elliott in Tempo e l’altro – non parimenti convincente – con Gucci Mane in Exactly How I Feel, i momenti meno coinvolgenti di “Cuz I Love You” sono proprio quelli in cui Lizzo si lancia in un rap più marcato, vedi Like A Girl: non che le manchino il flow o i contenuti, ma la differenza espressiva rispetto a quando il suo motore è alimentato a soul e r’n’b si sente eccome. Piccole pecche di uniformità che non inficiano più di tanto il risultato finale ma palesano con esattezza gli aspetti su cui Lizzo dovrà lavorare per salire un ulteriore gradino qualitativo.

Tornando all’ambizioso paragone tirato fuori dalla Jefferson, dubitiamo che lei – così come chiunque altra da Beyoncé in giù – potrà mai avvicinarsi alla rilevanza e all’aura di intoccabilità della Regina del Soul, ma è indubbio come il personaggio sia davvero attuale per mille e un motivo e come la sua trasversalità artistica e il suo carattere possano fare solo del bene al mainstream internazionale.

(2019, Atlantic)

01 Cuz I Love You
02 Like A Girl
03 Juice
04 Soulmate
05 Jerome
06 Crybaby
07 Tempo (feat. Missy Elliott)
08 Exactly How I Feel (feat. Gucci Mane)
09 Better In Color
10 Heaven Help Me
11 Lingerie

IN BREVE: 3,5/5