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Moaning – S/T

Il gorgo del revival post punk/new wave invade spessissimo i nostri ascolti annuali con formazioni dalla dubbia personalità che si somigliano un po’ tutte. Meno spesso, invece, capita che da quel mischione venga fuori qualche band davvero degna di nota. Giusto per fare un paio di nomi, negli ultimi anni tra le più in vista abbiamo avuto i danesi Iceage e i canadesi Preoccupations, ai quali aggiungiamo adesso anche i losangelini Moaning.

Il trio, composto da Sean Solomon (a voce e chitarra), Pascal Stevenson (al basso) e Andrew MacKelvie (alla batteria), ha inciso il proprio omonimo debutto per Sub Pop, circostanza che già da sé vale più di una lettera di raccomandazione. Provando a non farsi distrarre dalla prestigiosa egida sotto cui si presenta, Moaning è un lavoro cui non si può chiaramente chiedere l’effetto sorpresa, la proposta della band è datata e si sente, ma è un album che presenta ogni elemento al posto giusto, che graffia quando deve e langue altrove, facendo intravedere interessanti prospettive evolutive per il sound dei tre.

Il punto di partenza, è chiaro, sta nelle chitarre liquide in quota Cure di brani come The Same, nelle scorribande più marcatamente post dell’opener Don’t Go e di Artificial e nelle abrasioni di Useless e Somewhere In There. Ma i Moaning dimostrano anche di saper svoltare all’interno della tracklist e del singolo pezzo, come nel caso di Tired che strizza l’occhio allo shoegaze senza neanche nascondersi troppo, segno di come pur continuando a guardarsi alle spalle i tre abbiano anche il gusto per fare piccoli passi in avanti.

Alla produzione del disco c’è Alex Newport, uno che in carriera ha già lavorato con gente come At The Drive-In e Melvins e che ci mette del suo per rifinire a dovere il ponte tra passato e presente calpestato dai Moaning, che dal canto loro non si fanno pregare per attraversarlo, rendendo giustizia ai pilastri che sorreggono il loro background ma provando – e riuscendo – a metterci un pizzico del proprio. Molto, molto interessanti.

(2018, Sub Pop)

01 Don’t Go
02 Play
03 Tired
04 Artificial
05 Close
06 Does This Work For You
07 The Same
08 For Now
09 Useless
10 Misheard
11 Somewhere In There

IN BREVE: 3,5/5