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Opaque Nature – Looking Up

lookingupSe riportiamo l’orecchio a tre anni orsono, su quella traccia “Mixing The Colours” contenuta nell’esordio “Open Up Your Heart degli inglesi Opaque Nature, quello che risale nell’anima è il senso maestoso delle cose belle e semplici, di quella dolcezza insondabile, indefinibile, quasi un elisir di lunga vita che ci veniva propinato come un premio di un qualcosa

Ora con questo nuovo album Looking Up quella magia si ripete ma spalmata in otto brani, un piccolo scrigno di indie folk a mezz’aria, tra cielo e terra in un rapporto con Dio, al di fuori di ogni sensazionalismo, di ogni furberia a tavolino, solo grazia eccelsa tutta da ascoltare con gli occhi chiusi. Quasi un ascolto in loop, un ciclo mantrico mid-acustico, chitarre, tasti di pianoforte volanti, voce raccolta e atmosfera loner per una fila di minuti che si snodano soavemente, con il peso di un pensiero gioviale verso un amore.

Siamo all’opposto del clamore, agli antipodi del “busso”, in antitesi del bailamme rock, un volo sonoro dal quale non si vorrebbe atterrare mai, la prayer He Has Overcome, il feeling con la notte di Hope Rise, l’abisso di intimità di Love Song Arise e la caligine che si abbassa su Wash Over Me possono essere i tester ideali per capire – durante l’ascolto – da che parte del cielo immaginario si sta, anche se poi si sa bene che si è all’insù.

(2015, Autoprodotto)

01 Faithful
02 He Has Overcome
03 Trust In You
04 Hope Rise
05 Love Song Arise
06 Promises
07 Waves Of Your Mercy
08 Wash Over Me

IN BREVE: 3/5

Giornalista e critico musicale da tempo, vivo nella musica per la musica, scrivo di suoni, sogni e segni per impaginare gli sforzi di chi dai sistemi sonori e dalle alchimie delle parole ne vuole tirare fuori il ritmo vitale dell’anima.