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Slowdive – S/T

C’è una distanza ragguardevole e determinante tra voler suonare come un classico ed essere, in fin dei conti, un classico. È una distanza percorsa il più delle volte non tanto dall’estro, dal talento, quanto dalla capacità di preservarli, nutrirli, rigenerarli, rinvigorirli nel tempo. Soprattutto, nel caso delle reunion, nel tempo che non si è trascorso assieme.

Gli Slowdive non pubblicavano un disco da ventidue anni: un lasso se non altro scoraggiante, sebbene i poderosi episodi intercorsi a nome Mojave 3 o Minor Victories e l’esperienza solista di Neil Halstead avessero tenuto più che viva la brace. Ebbene: a più di un quarto di secolo da “Just For A Day” (1991), la band originaria di Reading torna come se nulla fosse sui propri passi con un’opera omonima che ribadisce, senza riciclarli, i canoni di un genere – lo shoegaze – che ha contribuito a edificare.

Lo fa portandoci in fade-in all’interno di un sogno che si ripete meravigliosamente, sulle note della lunga Slomo. Senti le voci del sopracitato Halstead e di Rachel Goswell che s’intrecciano, di nuovo, perfettamente: ed è subito mattina. Se con Star Roving e Don’t Know Why la cavalcata a ritroso prosegue con infallibile marcia, forse è proprio il secondo singolo scelto, Sugar For The Pill, a segnare un minimo grippaggio della meccanica del disco.

Poco male: ci pensa Everyone Knows a travolgere, letteralmente, quelle ancor minime pulci malevole, già pronte a censire il passo falso. La seconda parte dell’album è certamente meno frizzante della prima, testimoniata dal dolce requiem di Falling Ashes, quasi un gospel urbano che mette punto a una prestazione encomiabile e difficilmente, ma proprio difficilmente attaccabile.

Perché se non si riesce a scorgere in Slowdive quella ragguardevole e determinante distanza che esiste tra voler suonare come un classico ed essere, in fin dei conti, un classico, forse è meglio precipitarsi a una lezione di recupero. O si rischia di essere rimandati a chissà quanti anni. Speriamo, veramente, siano pochi – d’ora in poi.

(2017, Dead Oceans)

01 Slomo
02 Star Roving
03 Don’t Know Why
04 Sugar For The Pill
05 Everyone Knows
06 No Longer Making Time
07 Go Get It
08 Falling Ashes

IN BREVE: 3,5/5