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The Killers – Wonderful Wonderful

Qualcuno un giorno dovrà spiegarci se fino al 2006 in molti abbiamo preso un abbaglio clamoroso, oppure se effettivamente siamo stati testimoni di uno di quei tracolli terrificanti che in genere possono colpire una band dopo l’album d’esordio o a fine carriera, ma molto difficilmente alla prova del terzo lavoro in studio.

Già, perché gli statunitensi The Killers, dopo il riuscitissimo “Hot Fuss” (2004) e lo splendidamente maturo “Sam’s Town” (2006), hanno firmato un disastro dopo l’altro, nonostante si siano presi parecchio tempo a disposizione tra un album e l’altro. Sono passati ormai cinque anni dal pessimo “Battle Born” (2012) e in questo quinquennio la band di Las Vegas ha partorito questo disco che – come avrete capito – di Wonderful Wonderful ha solo il titolo.

I Killers ci provano anche, ma se l’ispirazione di un tempo ti ha abbandonato definitivamente i soliti canovacci stilistici ai quali ci si affida diventano impietosamente ridicoli (Rut, Have All The Songs Been Written?, senza dimenticare la title track). Il problema è che solo raschiando il fondo del barile dei tempi gloriosi che furono Brandon Flowers e soci riescono ad imbastire qualcosa di decente, come nel caso dell’incalzante singolo Run For Cover o della successiva Tyson vs Douglas.

A voler esser buoni si salva pure l’ultra lenta ma comunque suggestiva Some Kind Of Love, ma il problema è che su dieci tracce (undici nella versione deluxe) ne abbiamo appena tre decenti. E il peggio deve ancora essere raccontato, purtroppo: nel resto dell’album i Killers abbandonano infatti le strade percorse agli esordi per cedere a un abbraccio mortale col pop più pacchiano, un ulteriore compromesso al ribasso che non aiuta di certo a risollevare la band di Las Vegas. Prendiamo a esempio The Man: è vero, rimane in testa, ma viene immagazzinata nella nostra mente alla voce “canzone brutta/stra-commerciale”, una di quelle che senti alla radio in auto per caso, ma che non ascolteresti mai di tua spontanea volontà.

Ci sono poi anche brani peggiori (Out Of My Mind, la terribile Life To Come) che giustificano il voto così basso che abbiamo assegnato. Come se fossero studenti ripetenti cronici a scuola, i Killers dovrebbero seriamente valutare l’interruzione del percorso di studi: in entrambi i casi andare a lavorare potrebbe essere la soluzione migliore.

(2017, Island)

01 Wonderful Wonderful
02 The Man
03 Rut
04 Life To Come
05 Run For Cover
06 Tyson vs Douglas
07 Some Kind Of Love
08 Out Of My Mind
09 The Calling
10 Have All The Songs Been Written?

IN BREVE: 1,5/5

Una malattia cronica chiamata britpop lo affligge dal lontano 1994 e non vuole guarire. Bassista fallito, ma per suonare da headliner a Glastonbury c'è tempo. Già farmacista, ha messo su la sua piccola impresa turistica. Scrive per Il Cibicida dal 2009.