Home RECENSIONI Xiu Xiu – Dear God, I Hate Myself

Xiu Xiu – Dear God, I Hate Myself

“Dark charisma”. Una definizione che fa sobbalzare. Perché perfetta per spiegare ciò che davvero ha di speciale Jamie Stewart. Un musicista che non perdona, anzi ti condanna con le sue canzoni scure, buie, colanti dramma, ma che possiedono un grande carisma, un vero carisma scuro, come lo ha definito con merito Brian Howe di Pitchfork. E Stewart questo “dark charisma” lo sfoggia tutto nel nuovo disco degli Xiu Xiu, Dear God, I Hate Myself. Jamie è puntellato a una croce e sanguina dappertutto, il suo canto è disperato, senza speranza e fede. L’elettronica? C’è, è ben presente (Apple For A Brain). Il rumorismo? Pure (House Sparrow). Allora cosa c’è di differente in questo settimo album degli Xiu Xiu? Forse un’anima sgocciolante, una superficie maggiormente liquida, un sudore liturgico nuovo rispetto alle spade laser di sempre. Perché, al contrario del passato, Stewart concede maggiore spazio per dirsi/farsi fragile (“caro dio, mi odio”), vittima, agnello sacrificale e suicida (Falkland Rd.). Poi ci sono anche cose che davvero lasciano a grattarsi la testa: ad esempio, il country stranissimo di Cumberland Gap, il pop alla Steven Morrissey di This Too Shall To Pass Away (For Freddy), il sacro di Impossible Feeling (organo, violini, disturbi, campionamenti), che formano un trittico spiazzante, camaleontico, proprio come il rock della nuova epoca. Un’epoca che gli Xiu Xiu hanno interpretato meglio di chiunque altro con quella voglia di smarrire le vie, annacquare il vino, essere tutto e nulla, in una parla moderni. Quindi “dark charisma”. Quindi sta tutto lì il segreto di Jamie Stewart: stregare con la sua disperazione. Pugnalare l’ascoltatore con il suo dolore e con lo struggimento di una generazione con la bussola rotta. E farlo con l’anima più scura di cui è in possesso. Ah, quasi dimenticavamo: facendo anche finta che sia tutto vero.

Nota 1: Esce dalla formazione il polistrumentista Caralee McElroy.

Nota 2: La traccia numero nove è dedicata a Fabrizio Modenese Palumbo (già musicista nei Larsen e nel progetto XXL, l’incontro tra i Larsen e gli Xiu Xiu di Jamie Stewart).

(2010, Kill Rock Stars)

01 Gray Death
02 Chocolate Makes You Happy
03 Apple For A Brain
04 House Sparrow
05 Hyunhye’s Theme
06 Dear God, I Hate Myself
07 Secret Motel
08 Falkland Rd.
09 The Fabrizio Palumbo Retaliation
10 Cumberland Gap
11 This Too Shall Pass Away (For Freddy)
12 Impossible Feeling

A cura di Riccardo Marra