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#MySong: “La canzone di Tom”, Il Teatro degli Orrori

La canzone di Tom
Il Teatro degli Orrori
“Dell’impero delle tenebre”, 2007

L’arpeggio arriva sottocute. Pizzica. Come aria del mattino. Capovilla racconta di Tom Dreyer, qualcosa più di un suo amico, quasi un archetipo. Un uomo che precipita, s’alza in volo per poi tornare all’inferno. Ecco cos’è Tom in questa canzone, capolavoro del primo decennio dei Duemila a firma Il Teatro degli Orrori. È la storia di tutti e di nessuno. È la storia di come si può toccare il cielo con un dito e poi finire sotto le ferraglie del mondo. Tom Dreyer, morto in un incidente d’auto, era un uomo che aveva superato un momento complicato per poi divenire un manager d’impresa di chiara fama. Il volo, come detto, che si fa precipizio. Capovilla è vestito di nero. Alle sue spalle un fondo rosso racconta una specie di inferno. L’inferno di chi rimane e deve gestire la memoria umiliata dal giogo della quotidianità. Quando Pierpaolo esplode nel suo “Hai sentito di Tom? Tom che se n’è andato via” è un vampiro che cerca calore. Cerca del sangue caldo. Vorrebbe ricordare Tom, ma il caos lo annienta. Le chitarre de Il Teatro degli Orrori portano lo scenario all’epica del rock. A qual punto Capovilla tira fuori un coltello e incide su un tronco la sua canzone per Tom. L’unico modo per non dimenticarlo più.

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