Con “Gish”, nel 1991, gli Smashing Pumpkins avevano debuttato spiattellando quello che era stato l’intricato coacervo degli ascolti dei giovanissimi Billy Corgan e James Iha: tanto hard rock, tantissima psichedelia e una bella dose di viscoso fluido sabbathiano. Roba abbastanza lontana dai riferimenti alternative del periodo, riferimenti che avrebbero avuto in “Nevermind”, qualche mese dopo, la loro plateale cassa di risonanza. Nei mesi a seguire l’uscita dell’esordio Corgan non ha l’anima tranquilla, è bloccato da una depressione che non gli consente più neanche di fare la cosa che gli riusciva meglio: scrivere musica. Ma anche gli altri della band non se la passano meglio, con James Iha e D’arcy Wretzky che subiscono ancora gli strascichi della fine della loro relazione e, soprattutto, Jimmy Chamberlin che si trova nel bel mezzo della sua dipendenza dall’eroina, la stessa che gli comporterà qualche anno più tardi il doloroso allontanamento dai Pumpkins. In queste condizioni non propriamente idilliache la band deve dare un seguito all’esordio e controbattere alla sfida lanciata sul mercato discografico dai fenomeni del grunge. Siamese Dream, registrato a cavallo tra ’92 e ’93 in Georgia, sotto la supervisione di quel Butch Vig che appena due anni prima aveva battezzato tanto “Gish” quanto “Nevermind”, è zuppo delle problematiche che attanagliavano i Pumpkins durante la lavorazione: le lyrics di Corgan, più dirette e meno visionarie dell’esordio, sono incentrate su temi come la depressione (Today), il suicidio o l’autismo del fratello (Spaceboy). E poi c’è la musica: agli elementi di “Gish” (ancora ben visibili in brani come Hummer) si aggiungono sfumature dreamy (Soma), divagazioni ai limiti del prog (Silverfuck), ballate da pelle d’oca (Disarm) e inevitabilmente anche qualche puntata al grunge (Quiet, Geek U.S.A.). Ma proprio grazie a “Siamese Dream” del grunge gli Smashing Pumpkins rappresenteranno in qualche modo il contraltare introspettivo, la rabbia di Seattle a Chicago (base della band) arriva smorzata, crea assuefazione, si fa malattia e porta alle estreme conseguenze.
DATA D’USCITA: 27 Luglio 1993
ETICHETTA: Virgin