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Robin Bacior @ ‘Na cosetta, Roma (26/01/2016)

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Il physique du rôle, si sa, è importante. E Robin Bacior possiede il fisico perfetto per il suo cantautorato. Esile, minuta, pulita: sale sul piccolo palco del ‘Na Cosetta accompagnata da Jack Wells (batteria), Chris Miller (tastiere) e Mel Tarter (backing vocals), tenendo testa per una buona oretta ad un pubblico un po’ esuberante ma attento.

Reduce dall’ottimo “Water Dreams”, uscito ormai un anno or sono, la songwriter nata e cresciuta in California ne fa colonna portante dell’evento: dai ritmi quasi bossanova di Smoke Screen allo splendido uno-due If It Does / Your Best Advice, per procedere in direzione dei guizzi notturni della title track.

Certo: l’assenza del violoncello di Dan Bindschedler, molto presente all’interno dell’opera, si fa sentire non poco – sebbene la Bacior amministri con classe la situazione. Tra un salto e l’altro attraverso la breve discografia di Robin, la cosa certa è trovarsi al cospetto di una voce che, considerata la giovanissima età, ha nella manica tutte le carte in regola e qualche asso per affermare la propria presenza nell’arco di molti decenni a venire. D’altro canto, e lo conferma il purissimo solo che contraddistingue l’encore Headless Sheep, è la voce di un’anima molto antica – come ben sottolinea la biografia ufficiale. E dire che siamo soltanto all’inizio. E dire che già va bene così.

SETLIST: All Easy – Smoke Screen – I Hate The States – If It Does – Your Best Advice – Man Before Me – Water Dreams – For Jim – Ohio – Fight For It —encore— Headless Sheep (solo)

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