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Cranberries – Roses

Una delle classiche frasi che un genitore sente proferire al professore/maestro a proposito del proprio pargolo che frequenta la scuola dell’obbligo è: “Potrebbe fare di più, ma non s’impegna”. Ed è un po’ questa la stessa valutazione che da sempre stimolano i Cranberries. Un grande appeal negli anni ’90 per loro, poi un incessante declino compositivo che – al di là dei singoloni che, quelli sì, hanno quasi sempre azzeccato – non gli ha consentito di affermarsi al 100%, di superare quella dimensione “limbo” a cavallo fra lo strabordante successo (vedere alla voce U2, giusto per rimanere in Irlanda) e il “tirare a campare” di qualsiasi altra band di pari livello. Perché le potenzialità le hanno sempre avute, quantomeno nella teoria: una voce indubbiamente particolare e accattivante, quella di Dolores O’Riordan; un senso della melodia spiccato e neanche troppo banale; una spruzzata di chitarre “vere” di tanto in tanto; un buon gusto “visivo” quando s’è trattato di mettere in piedi un videoclip. E allora perché questo Roses, pubblicato a ben undici anni dal predecessore “Wake Up And Smell The Coffee”, non convince? Perchè dimostra che i Cranberries non sono riusciti a fare neanche un passo avanti in quel limbo di cui sopra, sebbene siano trascorsi tutti questi anni. L’andamento cantilenante da sempre nelle corde della O’Riordan risulta in “Roses” a dir poco ossessivo, a cominciare dall’iniziale Conduct. Ci sono quelle classiche ballate da accendini e cuoricini luminosi durante i concerti (ad esempio So Good), così come i noti ritornelli ficcanti che ti perforano il cervello (vi avvisiamo, non provate ad ascoltare Show Me). Qualcosina di salvabile la si intravede in un brano come Fire & Soul, un dream pop più pop che dream che valorizza in modo diverso le doti canore di Dolores. Ma è sinceramente troppo poco per gridare al ritorno più atteso dell’anno o ai fasti degli anni ’90 (dando per supposto che ci siano stati). Detto tutto ciò, lasciamo dunque a voi qualsiasi ulteriore valutazione su reunion e altre storie simili a questa dei Cranberries.

(2012, Downtown / Cooking Vinyl)

01 Conduct
02 Tomorrow
03 Fire & Soul
04 Raining In My Heart
05 Losing My Mind
06 Schizophrenic Playboys
07 Waiting In Walthamstow
08 Show Me
09 Astral Projections
10 So Good
11 Roses

A cura di Emanuele Brunetto

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