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Iggy Pop – Préliminaires

A soli pochi secondi dall’inizio di Les Fauvilles Mortes, prima traccia contenuta in Préliminaires di Iggy Pop, ci si chiede se stia girando un disco sbagliato. Sulla copertina infatti campeggia il nome di Iggy, ma la sua voce massaggiata da djambe, da un morbidissimo sassofono ed adagiata s’un tappeto elettronico è in un francese timido e interpreta uno classico di Joseph Kosma e Jacques Prévert. Dunque che c’entra l’Iguana? Dove sono le chitarre acri del precursore del punk? Dove sono le sue lussurie scandalose a base di polvere bianca e sesso? Domanda che si ripropone anche per il brano numero due I Want To Go To The Beach, stavolta in inglese, ma pur sempre dai toni pacati, credeteci sulla parola, alla Johnny Cash. In sostanza Iggy spunta nel 2009 con un album completamente diverso dai suoi standard da animale del rock ‘n’ roll. Non c’è la provocazione tendenziosa, non ci sono le chitarre a friggere, non c’è quell’alito di erotismo che ha sempre segnato i suoi dischi. Ma comunque “Préliminaires” è un ottimo disco. Un concentrato di jazz, suoni da locali da ballo, raffinatezze a go-go, ballate sentimentali, amori decadenti tra le luci della Spanish Coast. Un disco spiazzante perché, cavolo, Iggy è insospettabilmente perfetto nell’inedito ruolo di crooner. Riesce a dolcificare la sua voce con un cucchiaino di miele, si muove tra i salotti francesi di mezzo secolo fa con grande naturalezza. Poi, porta dentro anche un po’ di elettronica (Party Time), un blues acustico (He’s Dead / She’s Alive), una cover di Jobim (How Insensitive) e un charleston da club americano anni ‘20 (King Of The Dogs) e allora, sì, vuol dire che il nostro è andato a bussare alla porta del diavolo per chiedergli indietro la sua anima. I residui di elettrico che rimangono, andateli a cercare in Je Sais Que Tu Sais, in Nice To Be Dead (l’unico vero pezzo alla Ostemberg) e in pochissima misura in She’s Business. Ma insomma, considerato il ritorno mediocre degli Stooges nel 2007, allora forse conviene tenerci questo (nuovo?) Iggy Pop raffinato, un po’ francese, un po’ waitsiano. E – d’accordo, lo concediamo come sfogo ai suoi vecchi fan – anche un po’ attempato.

Nota: Iggy ha dichiarato di aver realizzato “Préliminaires” ispirato dalla lettura de “La possibilità di un’isola” di Michel Houllebecq. Il disco è il primo lavoro dell’Iguana dalla morte di Ron Asheton (ex-Stooges) avvenuta l’anno scorso.

(2009, Astralwerks / Virgin)

01 Les Feulles Mortes
02 I Want To Go To The Beach
03 King Of The Dogs
04 Je Sais Que Tu Sais
05 Spanish Coast
06 Nice To Be Dead
07 How Insensitive
08 Party Time
09 He’s Dead / She’s Alive
10 A Machine For Loving
11 She’s A Business
12 Les Feuilles Mortes (Marc’s Theme)

A cura di Riccardo Marra

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