Home RECENSIONI Mavis Staples – Sad And Beautiful World

Mavis Staples – Sad And Beautiful World

Ci sono giorni che chiedono una forma d’amore più dura, più ostinata. Giorni in cui solo voci come quella di Mavis Staples sanno trovare la misura giusta tra dolore e grazia. Con Sad And Beautiful World, la grande sacerdotessa del soul americano torna a offrirci un canto che consola e richiama alla responsabilità: quella di non voltarsi mai dall’altra parte.

Prodotto da Brad Cook (già al fianco di Bon Iver e Waxahatchee), l’album è un viaggio attraverso settant’anni di musica americana, un arco di tempo che coincide quasi con la sua stessa vita artistica. Dentro c’è tutto: gospel e blues, folk e respiro sociale. Ci sono brani riscritti nel tempo e nuove canzoni che sembrano essere sempre state lì, in attesa della sua voce.

Accanto a lei, amici e compagni di un lungo cammino, Buddy Guy, Bonnie Raitt, Jeff Tweedy, Derek Trucks, Katie Crutchfield, Justin Vernon, presenze che non rubano la scena ma la amplificano, come luci calde su un volto che non smette di raccontare. La prima scintilla è Human Mind, firmata da Hoziere Allison Russell: “Mi occupo d’amore, tesoro, di buone parole dall’alto… e non mi arrendo.” Una dichiarazione di intenti che Mavis ha sentito come una ferita e una benedizione, tanto da confessare di aver pianto al primo tentativo di inciderla. Poi arriva Beautiful Strangers di Kevin Morby, e il racconto si allarga a una comunità di anime erranti, quelle che lottano, che amano, che perdono la propria terra ma non la propria dignità.

Ogni canzone è un frammento del mondo di Mavis: ci sono guerre e carezze, perdita e speranza, il contadino che vede svanire la sua fattoria, e con essa un pezzo di futuro. È un mondo triste e bellissimo, appunto, come recita il titolo, ma lei non arretra: lo abbraccia, lo canta, lo redime. Mavis Staples continua a rimettere insieme i cocci di questo pianeta con la sola forza della sua voce, che non conosce età. Non è un’ultima testimone, ma una guida che ci invita a non sprecare tempo, a “fare la cosa giusta oggi”. Perché la fede, nel suo linguaggio, non è attesa: è azione, è amore in movimento.

Con “Sad And Beautiful World”, Mavis firma uno dei capitoli più luminosi del suo secondo atto artistico, un disco che non predica, ma accompagna. E ci ricorda che la gentilezza è ancora una forma di resistenza.

2025 | Anti

IN BREVE: 4/5

Classe '64. Nella vita faccio un sacco di cose rispettabili: pubblico libri per adulti e bambini, gestisco un blog letterario e faccio finta di sapere sempre dove sto andando. Eddie Vedder è mio fratello d’anima. Se fossi un animale, sarei un cane che dorme. Do Not Disturb.
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