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Ought – Room Inside The World

Che cos’è l’evoluzione? Per il dizionario Treccani, consultabile online: “ogni processo di trasformazione, graduale e continuo, per cui una data realtà passa da uno stato all’altro – quest’ultimo inteso generalmente come più perfezionato – attraverso cambiamenti successivi”. In ambito artistico, nella fattispecie musicale, tale processo necessita probabilmente la salvaguardia di un fattore sopra non menzionato: l’identità.

Ciò che rende riconoscibile una band, un cantautore, un musicista. Gli Ought, in questo, sono stati e continuano a essere giovani maestri. Anche stavolta, confezionando l’album meno frizzante in carriera, hanno dato dimostrazione di forza e compattezza col loro inconfondibile cocktail di Television, Talking Heads, Velvet Underground in salsa indie fin de siècle. Una combinazione che ai ragazzi riesce enormemente meglio che ad altri.

Room Inside The World rappresenta un crescendo all’interno del suo percorso di semi-normalizzazione in forma canzone, si potrebbe dire tranquillamente pop, dall’avvio più byrniano di Into The Sea e Disgraced In America. Il singolo These 3 Things (forse la traccia peggiore) fa da spartiacque al long play, lasciando spazio agli episodi migliori della serie.

Desire è il classico pezzone dei canadesi: gemello quasi gospel dei predecessori “Habit” o “Men For Miles”; Brief Shields e Take Everyghing sono le due ballad che meglio raffigurano il nuovo passo di Tim Darcy e compari: meno velocità, meno esplosività, più tensione e dis-tensione. Non a caso, l’opera si chiude in odore di noise-shoegaze (trattenuto) con la distopica malinconia di Alice.

Se è vero, da un lato, che la nostalgia canaglia si domanda dove sia andata a finire l’elettricità contagiosa di “More Than Any Other Day”, dall’altro la testa deve rendere merito alla crescita del quartetto di Montreal, fedele alla linea per quanto più cupo, posato e apparentemente saggio. Con una perplessità, però. Indossare giacca e cravatta non significa diventare adulti.

(2018, Merge)

01 Into The Sea
02 Disgraced In America
03 Disaffection
04 These 3 Things
05 Desire
06 Brief Shield
07 Take Everything
08 Pieces Wasted
09 Alice

IN BREVE: 3,5/5

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