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Rosalía – Motomami

Dopo aver conquistato pubblico e critica in modo dirompente e praticamente uniforme, cosa può fare un’artista alla prova del terzo album? Replicare il livello del secondo, direte. E se lo superasse? Non troppi si aspettavano che, dopo i fasti di “El Mal Querer” (2018), Rosalía potesse effettivamente far meglio – con quella sua strabordante mistione latina da montagne russe. E invece, senza nulla togliere al predecessore, Motomami non ribadisce semplicemente quell’improbabile sintesi di riferimenti musicali e sociali, ma la sublima e conduce a un passo successivo, follemente riuscito.

Nei primi dieci minuti, ad esempio, c’è già una buona parte dell’apparentemente sconnesso campionario, così in realtà a suo agio con sé stesso nei funambolici saliscendi. Saoko, un aggressivo reggaeton che omaggia Daddy Yankee, prima riduce i giri nella dolce Candy, poi vira completamente sulla bachata con La Fama e infine approda al flamenco nuevo di Bulerías. Ed è solo l’inizio. Tra le mirabolanti (ed elettrizzanti) Chicken Teriyaki e Bizcochito, infatti, c’è la ballata ultramoderna Hentai – in cui il pianoforte abbraccia sortite elettroniche degne di Arca e dei suoi “Kick”. G3 N15 e le sue delicate atmosfere à la James Blake (con tanto di coda/registrazione famigliare) sfociano senza colpo ferire nella title track e nell’hyper-pop di Diablo, i cui lasciti quasi ambient vanno ancora una volta verso un cambio di direzione più tradizionale (Delirio De Grandeza).

I mutamenti, naturalmente, sono plurimi anche internamente alle tracce, come accade nella fantastica CUUUUuuuuuute. Il pregio principale e indiscutibile dell’opera, che chiude in maniera audace e perfettamente coerente il proprio cerchio, è la capacità di accogliere – come preannunciato in apertura – una non indifferente serie non soltanto di generi, tenuti insieme dal pretesto della lingua: ma di abitudini e mondi parecchio discordanti finanche appena dieci anni fa. Lo dimostra la drittissima attitudine dancefloor di La Combi Versace, che con una naturalezza invidiabile affida la chiosa al lamento quasi tardo-björkiano di Sakura.

Rosalía si ri-proclama alfiere di una scrittura che deve, per qualità manifesta, sottrarre gli ultimi respiri alla notte del canone, dei padri. E che al contempo, nella sua indissolubile dedizione alla tradizione, riscrive le regole di un mondo da proteggere. Così diverso, così familiare. Così materno.

(2022, Columbia)

01 Saoko
02 Candy
03 La Fama (feat. The Weeknd)
04 Bulerías
05 Chicken Teriyaki
06 Hentai
07 Bizcochito
08 G3 N15
09 Motomami
10 Diablo
11 Delirio De Grandeza
12 CUUUUuuuuuute
13 Como Un G
14 Abcdefg
15 La Combi Versace (feat. Tokischa)
16 Sakura

IN BREVE: 4/5

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