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Sera Cahoone – From Where I Started

Nella sua relativamente breve carriera, Sera Cahoone è una di quelle cose della vita che rassicura. Rassicura nel senso che nei suoi lavori non c’è una variazione sul tema, un sussulto primordiale o un colpo di scena. Ex membro dei Carissa’s Weird e batterista occasionale dei Band Of Horses, Sera Cahoone è una songwriter “gentile”, delicato miscuglio acustico di folk country nata a Seattle ma cresciuta in Colorado (qui ha incontrato Gregory Alan Isakov, dalle atmosfere ben più incantevoli, che l’ha voluta come opening act per i suoi concerti).

From Where I Started è il suo quarto lavoro da solista e segue il precedente “Deer Creek Canyon” del 2012, di qualità notevolmente differente. L’album, prodotto in collaborazione con John Morgan Askew, già autore di svariate colonne sonore, ha come tema principale il ritorno al punto di partenza. I motivi? Plurimi: dall’amore non corrisposto in Up To Me alla reciprocità della condivisione emotiva in Time To Give. Una nota a parte per Ladybug, scritta per la cugina Twanee Baird, rimasta vittima della follia omicida della compagna. La pasta sonora nella sua interezza è abbastanza piatta, tanto da fare passare inosservata la presenza del Dobro in Time To Give.

Dusty Lungs è l’unica traccia a destare dal torpore di tutto l’album: Sera Cahoone all’armonica e un tempo leggermente accelerato permettono di distinguere il pezzo da tutti gli altri, che onestamente si fa fatica a riconoscere. Nel complesso l’album è abbastanza insapore ed emerge un velato tentativo di ricalcare le atmosfere malinconicamente raffinate dei primi album di Cat Power, anche se di questo la Cahoone non ha mai fatto mistero. Risulta difficile non annoiarsi al secondo ascolto, l’album rilassa ma niente di più: per viaggiare occorre fare ben più di uno sforzo.

Quante notti perdute; quante lunghe passeggiate (o le più bianche nevicate), quanti baci sotto la pioggia e abbracci disperati non ritorneranno più: non ce li restituirà Sera Cahoone, ma in compenso ci farà trascorrere, tutto sommato, poco più di 30 minuti sufficientemente gradevoli. Solo una volta però.

(2017, Lady Muleskinner)

01 Always Turn Around
02 Better Woman
03 Ladybug
04 Up To Me
05 Time To Give
06 Taken Its Toll
07 Only One
08 Not Like I
09 Dusty Lungs
10 Tables Turned
11 House Our Own

IN BREVE: 3/5

Catanese, studi apparentemente molto poco creativi (la Giurisprudenza in realtà dà molto spazio alla fantasia e all'invenzione). Musicopatica per passione, purtroppo non ha ereditato l'eleganza sonora del fratello musicista; in compenso pianifica scelte di vita indossando gli auricolari.

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