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The Wombats – Fix Yourself, Not The World

I The Wombats hannoappena conquistato il primo posto della classifica Billboard UK con Fix Yourself, Not The World, il loro nuovo album. Un traguardo importante per la band indie rock inglese che negli ultimi mesi è riuscita ad accaparrarsi una fetta di pubblico sempre maggiore, anche grazie al rinnovato successo di un singolo del 2015, “Greek Tragedy”, recentemente riscoperto su Tik Tok.

Il quinto album di studio del gruppo britannico continua sulla linea intrapresa dai lavori precedenti. Nonostante sia stato realizzato e prodotto alla vera maniera “pandemica”, con sessioni di songwriting via Zoom e registrazioni isolate, l’album sembra essere piuttosto ottimista rispetto agli standard del gruppo, con testi che sostengono quanto sia importante avere un atteggiamento positivo e come questo possa rendere la propria vita più interessante, a detta del cantante.

La personalità del trio si incarna nella sua forma migliore nel brano If You Ever Leave, I’m Coming With You, il più conosciuto del disco e sicuramente quello che funziona meglio, in linea con i meriti dei The Wombats: saper realizzare singoli dall’indie rock spensierato, composti da strofe orecchiabili e ritornelli facili da memorizzare già al primo ascolto. Una formula che aveva dato esiti positivi nel precedente “Beautiful People Will Ruin Your Life” del 2018 (vedi “Lemon To A Knife Fight” o “Cheetah Tongue”) e che forse fatica nella completezza di quest’album.

Non è sullo stesso livello, infatti, Ready For The High, attuale singolo in rotazione dove predomina il falsetto di Matthew Murphy (presente anche in pezzi come Wildfire), ma che non esplode nel ritornello. Non convince troppo neanche un precedente singolo come Method To The Madness, una pausa non necessaria nella scaletta del disco. Più attinenti alle sonorità scanzonate dei Wombats invece sono l’apripista Flip Me Upside Down, Everything I Love Is Going To Die e Work Is Easy, Life Is Hard.

“Fix Yourself, Not The World” è un album a tratti ripetitivo, un progetto svolto senza apportare grandi innovazioni che, si sa, non sono sempre necessarie per rendere importante un disco, ma che sono comunque piacevoli durante un ascolto e che manterrebbero viva l’attenzione, in questo caso non sempre facile da rispettare.

(2022, AWAL)

01 Flip Me Upside Down
02 This Car Drives All By Itself
03 If You Ever Leave, I’m Coming With You
04 Ready For The High
05 Method To The Madness
06 People Don’t Change People, Time Does
07 Everything I Love Is Going To Die
08 Work Is Easy, Life Is Hard
09 Wildfire
10 Don’t Poke The Bear
11 Worry
12 Fix Yourself, Then The World (Reach Beyond Your Fingers)

IN BREVE: 2,5/5

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