[adinserter block="3"]
Home RECENSIONI Ibeyi – Ash

Ibeyi – Ash

Capita di ascoltare alcune canzoni e di sentire immediatamente un certo collegamento emotivo. Allora vai alla ricerca del titolo di quel pezzo e dell’artista che è riuscito a coinvolgerti a tal punto. Infatuazione. Si parla tanto di amore per la musica che non potrebbe esserci termine migliore per spiegare tale condizione. Sicuramente durante la ricerca ci si imbatterà in qualche video live. Ed è allora che può scattare l’innamoramento vero e proprio. Ecco, questo è il caso delle due gemelle Lisa-Kaindé e Naomi. In yoruba? Ibeyi.

D’altronde anche Richard Russel dopo aver assistito a una loro serata live e aver visto alcuni dei loro video ha deciso di produrre non solo il primo e omonimo album delle gemelle (“Ibeyi”, 2015) ma anche il secondo. Novembre 2016, Londra: si registra Ash. Un album complesso, sia per quanto riguarda le tematiche che per le caratteristiche musicali. È una trama in cui s’intrecciano femminismo, razzismo, morte, politica, spiritualità e vita quotidiana. Avrebbero voluto parlarne da tanto: I Carried This For Years. È una trama sonora in cui si fondono elettronica, canti yoruba, pop, trip hop, reggaeton, r’n’b e soul. Si parla di ragazze di 22 anni e se si pensa che limitarsi a scrivere e a parlare di loro solo per questo è riduttivo si arriva senza tanti giri di parole alle dovute conclusioni.

Quando queste due ragazze si posizionano davanti ai loro strumenti si iniziano a intravedere due ben distinte personalità e un indiscusso talento. Piano e percussioni, melodia e ritmo, voce pulita e timbro sabbiato, introversione e disinvoltura. Una scrive i testi e le musiche, l’altra cura il ritmo e gli arrangiamenti. Una contempla il suo piano e canta in maniera intima e introspettiva, le mani dell’altra, aperta e dall’animo selvaggio, non solo battono su cajon e batas ma anche su gambe e petto, rendendo il proprio corpo un prezioso strumento musicale. “Look at you now, so wild and free / Why can’t that be me?”, canta Lisa-Kaindé in I Wanna Be Like You, dedicata alla sorella.

Quando iniziano a suonare il coinvolgimento emotivo è alle stelle, è inevitabile. Anche quando propongono arrangiamenti minimali con ritagli a cappella, molto più evidenti nel primo album ma presenti anche in “Ash”: Waves ne è l’esempio. Anche nei videoclip succede questo, come in quello di Deathless: pochi ed essenziali elementi  sorprendentemente eloquenti. Aggiungici il sassofono di Kamasi Washington e l’esperienza personale di chi ha scritto il testo e… boom!

Sperimentano molto, questo è certo. In molti si saranno trovati in disaccordo per l’utilizzo di auto-tune, per esempio. Scrivono in diverse lingue e per questo nuovo lavoro hanno per la prima volta proposto un brano in spagnolo, Me Voy, con la collaborazione di Mala Rodriguez, che porta anche il rap nell’album. No Man Is Big Enough For My Arms e Transmission/Michaelion  rappresentano in assoluto il cuore dell’album, a ispirare le Ibeyi sono personalità del calibro di Frida Khalo e Michelle Obama. Riguardo la prima traccia, le sorelle affermano che avrebbero voluto riportare ogni singola parola dell’allora first lady americana. Nella seconda, invece, la loro mamma legge parole scritte dalla pittrice messicana tra cori spirituali e il suono del basso di Meshell Ndegeoncello. “Ashes can fertilise”, afferma Lisa-Kaindé. Dal dolore si può trarre qualcosa di bello e l’arte di Frida Khalo ne è l’esempio lampante.

E se dando un’occhiata ai componenti della loro famiglia si può affermare con certezza che “buon sangue non mente”, è altrettanto vero che le due gemelle tengono alto il valore dell’eredità artistica ricevuta seguendo un percorso musicale in continua evoluzione e sperimentazione. Una cosa è certa: questo album conferma che tre anni fa i critici interpellati dal quotidiano “The Guardian” non si sbagliavano quando posizionarono le Ibeyi al primo posto tra gli artisti da tenere d’occhio nel 2015.

(2017, XL)

01 I Carried This For Years
02 Away Away
03 Deathless (feat. Kamasi Washington)
04 I Wanna Be Like You
05 No Man Is Big Enough For My Arms
06 Valé
07 Waves
08 Transmission/Michaelion (feat. Meshell Ndegeocello)
09 Me Voy (feat. Mala Rodriguez)
10 When Will I Learn (feat. Chilly Gonzales)
11 Numb
12 Ash

IN BREVE: 4/5

Logopedista per professione e musicomane a tempo indeterminato. Cantante e pittrice per passione, trascorro le giornate tra dischi e pennelli sparsi per casa.

Nessun commento

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Exit mobile version