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Scott Kelly – The Wake

Dal post-metal al folk e ritorno, in una spirale artistica che percorre trasversalmente un lasso di tempo di oltre venti anni. E’ approssimativamente questo il cursus honorum affrontato (egregiamente) da Scott Kelly, voce e chitarra dei californiani Neurosis, la band culto dell’alt-metal mondiale che ha segnato indelebilmente gli anni più fertili del genere in questione. Ma Kelly ha dimostrato di saperci fare anche quando la sei corde c’è solo da pizzicarla piuttosto che aggredirla, dando vita a progetti come Blood & Time e, soprattutto, pubblicando un lavoro solista (“Spirit Bound Flesh”, 2001) che era riuscito nell’intento di svelare il lato oscuro ed introspettivo del leader dei Neurosis. A distanza di sette anni da quel lavoro, Kelly ci riprova in questo 2008 con The Wake, giusto per ricordare ai più di cosa è capace in solitario col suo strumento. E ci si può rendere conto di cosa è capace fin dall’incipit dell’opprimente opener The Ladder In My Blood. Gli arrangiamenti minimali su cui si basano i brani, frutto di chitarra e poco altro, imperniati su di una manciata di accordi ripetuti all’inverosimile, danno all’intero lavoro un aspetto cavernale ed ancestrale in perfetta linea con la prova vocale di Kelly. A metà strada fra Johnny Cash (per l’andamento) e Tom Waits (per la tonalità), Scott disegna con la sua voce il ritratto del dolore, aiutato e supportato in ciò dalle lyrics composte per l’occasione. I testi, cupi ed apocalittici, parlano di sangue come linfa vitale ed allo stesso tempo emblema della morte (“The Ladder In My Blood” e Catholic Blood), di amore sofferto (Remember Me), ed in generale mettono a nudo la personalità ed i sentimenti dell’uomo Scott Kelly come mai nell’arco della sua carriera, spiazzando per la loro crudezza. C’è meno ricerca del significato “universale” rispetto alle composizioni a nome Neurosis, ma proprio per questo motivo la poco più di mezzora di “The Wake” colpisce allo stomaco per la diretta corrispondenza emotiva col suo autore, testimonianza dei diversi modi (con la band e da solista) di trattare la desolazione. Tutti modi che Kelly sembra conoscere alla perfezione.

(2008, Neurot)

01 The Ladder In My Blood
02 Figures
03 Saturn’s Eye
04 The Searchers
05 Catholic Blood
06 In My World
07 Remember Me

A cura di Emanuele Brunetto

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