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Liam Gallagher – As You Were

Strano destino, quello dei fratelli Gallagher. Tanta buona musica, ma anche tanto clamore mediatico, buono a farsi qualche risata e tanta pubblicità. Tutto come ventidue anni fa, con la differenza sostanziale di essere passati da uno scontro Oasis vs. Blur a un inedito e fratricida Gallagher vs. Gallagher.

I due ex leader degli Oasis ormai da mesi non se la mandano a dire, ma ci deve essere anche dell’odio reale oltre alla voglia di far parlare di sé, dato che il più avviato musicalmente Noel ha deciso di fare un mega sgambetto (o meglio dire, un’entrata a gamba tesa degna del miglior Paolo Montero) pubblicando il suo nuovo singolo appena qualche giorno dopo l’uscita del primo album solista del fratello, l’apprezzabile As You Were. L’album è stato anticipato in lungo e in largo da una manciata di ottimi singoli, che avevano sorpreso parecchio per la loro bontà compositiva: prima l’esplosiva Wall Of Glass, fresca di un ritornello a presa rapida e di una produzione moderna, poi la più intima Chinatown.

Il resto dell’album non si mantiene agli stessi livelli (avremmo altrimenti gridato al mezzo miracolo) ma non manca di altri episodi eccellenti, tutti contraddistinti da ottimi arrangiamenti: Bold è una riuscitissima ballad introspettiva che valorizza al meglio le ritrovate qualità vocali del più giovane dei Gallagher, Greedy Soul graffia il dovuto, mentre la conclusiva I’ve All I Need (brano migliore del disco) ha un sapore quasi liberatorio, poiché ci dà conferma di un Liam nuovamente brillante anche sulla lunga distanza.

Nel mezzo non mancano brani non esattamente straordinari (For What It’s Worth ricorda pesantemente Robbie Williams, When I’m In Need e I Get By gli Inspiral Carpets: fate voi) e una tracklist più breve sarebbe stata sicuramente una scelta azzeccata, ma il risultato finale rimane comunque di alto livello: Liam Gallagher è tornato, è tornato bene e nei prossimi anni ci sarà da divertirsi.

(2017, Warner)

01 Wall Of Glass
02 Bold
03 Greedy Soul
04 Paper Crown
05 For What It’s Worth
06 When I’m In Need
07 You Better Run
08 I Get By
09 Chinatown
10 Come Back To Me
11 Universal Gleam
12 I’ve All I Need

IN BREVE: 3,5/5

Una malattia cronica chiamata britpop lo affligge dal lontano 1994 e non vuole guarire. Bassista fallito, ma per suonare da headliner a Glastonbury c'è tempo. Già farmacista, ha messo su la sua piccola impresa turistica. Scrive per Il Cibicida dal 2009.