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Album Leaf – A Chorus Of Storytellers

Ci sono momenti e momenti nell’ascolto musicale di ognuno. Alle volte serve un rock ‘n’ roll per scrollarsi di dosso le fatiche della giornata, altre volte è meglio qualche filo acustico e le persiane tirate giù per proteggersi dal freddo. Un po’ come i sapori: ora si ha la necessità di appagare il palato con roba forte, ora è meglio rifarsi la bocca solo con uno sfizio. Ecco, l’ascolto di Jimmy La Valle e degli Album Leaf si inserisce tra quei “sapori” delicati da gustare lentamente. Perché è così che La Valle ha voluto da sempre per la sua musica, perché anche il nuovo disco della sua avventura solista, A Chorus Of Storytellers, è un piccolo spuntino di canzoni delicate. Undici ballate acustiche ed elettroniche che galleggiano leggere come foglie sull’acqua. La Valle canta piano la sua malinconia su un impianto post-rock struggente. Esempi? La ninnananna sintetica Within Dreams, con inserti di violino, o la perla Falling From The Sun nella quale gli Album Leaf, in quanto a umori e suoni, assomigliano moltissimo agli ultimi Giardini Di Mirò di “Dividing Opinions”. Anche per le registrazioni di “A Chorus Of Storytellers”, Jimmy, è volato in Islanda. Ad attenderlo al Sundlaugin di Reykjavik c’era il suo vecchio amico Jonsi Birgisson dei Sigur Ros. E l’impronta isolana si avverte in un brano come Summer Fog. La “nebbia d’estate” è quella che avvolge la terra del fuoco. La suite è melanconica, si spalma lungo cinque splendidi minuti, si apre al cielo fumoso grazie ad archi luminosi e al pianoforte che fa rintoccare il significato di un’esistenza mai lineare, sempre sbalordita dalla natura e dall’imprevisto. E alla fine questo disco è davvero un coro di storie, una raccolta di piccole favole e acquerelli che seccano al vento. Tipico di Jimmy La Valle che anche nell’esperienza con i Black Heart Procession ha sempre suonato le ombre, preferendole al sole di San Diego. Non che una cosa sia meglio dell’altra: ombre o sole. Dipende. Sono diversi sapori che reclamano di essere assecondati. A seconda dei momenti.

(2010, Sub Pop)

01 Perro
02 Blank Pages
03 There Is A Wind
04 Within Dreams
05 Falling From The Sun
06 Stand Still
07 Summer Fog
08 Until The Last
09 We Are
10 Almost There
11 Tied Knots

A cura di Riccardo Marra