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Anti-Flag – Lies They Tell Our Children

Durante la quotidiana ponzatura, se hai più di 24 anni, starai sicuramente scrollando la bacheca di Facebook e, tra i tanti post di cui non te ne frega nulla, trovi quello di un tipo tra i 40 e i 50 anni, pro pic con la copertina di “God Save The Queen”, i cui post hanno le stesse argomentazioni di un adolescente che dice di essere comunista alla fermata del bus dopo scuola. Lies They Tell Our Children degli Anti-Flag è l’album del 2023 fatto apposta per il target appena descritto. Il quartetto di Pittsburgh tenta, per l’ennesima volta, di trasmettere all’ascoltatore la sua rabbia anticonformista, una rabbia il cui ascolto fa emergere solo la scontatezza e, a tratti, del becero complottismo.

Il disco apre con Sold Everything, una sorta di ballad pop punk in cui la band sostanzialmente ci dice: “Per lo stato non valete nulla e, dal momento che vi siete fatti stupidamente accecare dai suoi specchietti per le allodole, nelle seguenti tracce vi spiegheremo arrogantemente il perché”. La verità è che, da questo momento in poi, il disco si articola in altri dieci pezzi in cui testi e strumentale celebrano in simbiosi una sagra della banalità e della contraddizione che dura circa 40 minuti. L’esempio più lampante di ciò si evince già dalla traccia successiva, Modern Meta Medicine: se pensavate che la pillola rossa e la pillola blu fossero soltanto dei props di Matrix o un meme nato su 4chan, sappiate che gli Anti-Flag ci credono veramente, confermando che potrebbero benissimo essere degli interventisti de La Zanzara. A più riprese, tra un power chord e un “uh-uh-oh” e l’altro, Justin Sane ci tiene e dire ai propri ascoltatori che la realtà che ci viene presentata non è vera, con memorabili liriche come “what’s black is white, what’s true is false”.

Shallow Grave è l’unica traccia un po’ più originale con un lead di chitarra vagamente midwest emo che accompagna tutto il brano. In poche parole, consapevole del fatto che il linguaggio musicale è per gli Anti-Flag un veicolo per mandare messaggi politici, non bastano i numerosi feat. con i migliori della scena o la produzione di Jon Lundin a dare personalità ad un disco probabilmente scritto semplicemente come alibi per una nuova tournée. In conclusione, quello che ci si chiede ascoltando “Lies They Tell Our Children”, è se gli Anti-Flag non si rendano conto o facciano finta di non sapere di essere parte stessa del sistema che loro criticano, confermando, con il tredicesimo episodio della loro discografia, di essere un prodotto d’intrattenimento per pseudo marxisti, messo in commercio alla stregua di prodotti senza glutine per i celiaci.

— 2023 | Spinefarm —

IN BREVE: 2/5

Catanese di nascita, ladispolano d'adozione. Come ogni buon musico/cinefilo gli fa schifo tutto. Sa contare fino 658529832970. Suona il basso, male.