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Dante Elephante – Anglo-Saxon Summer

anglosaxonsummerUn pop garage tirato su derive psych di stampo Ty Segall, Real Estate o Mikal Cronin è sempre piacevole da ascoltare, ma se poi a propinarcelo è una giovane band di Santa Barbara, possiamo essere sicuri che la strada è quella giusta, che ci si può sbagliare di poco, quasi un’inezia. I Dante Elephante con Anglo-Saxon Summer portano quella tenera goliardia tutta californiana, dai colori carta da zucchero e dalle melodie honey che tanto piacciono a schiere di adolescenti in vena di vivere tutto e subito.

Tredici brani in lista per un pop da filodiffusione, garbato e agrodolce, che entra in circolo lentamente, magari tra un drink analcolico e una passeggiata vista mare in una serata “ruffiana” con un lui/lei, una tracklist – prettamente in lo-fi – che nelle melodie punta tutta la sua efficacia, e dove il quartetto mette anche tutte le proprie velleità sixsties per rinverdire lontani echi byrdiani in Couple Apples, Pop Song, Yung Girls e Dreamliner.

Ovvio che la West Coast del surf style è presente, ma non predominante, si va avanti poi con ballate innocenti come Twenty Trees, shake stroboscopici come Summer Vacation e belle linee psichedeliche che Baltimore Nights rilascia come pillole di benessere. Delicatamente forte.

(2015, Lolipop)

01 Intro
02 Never Trust A Junkie
03 Couple Apples
04 Pop Song
05 Twenty Trees
06 Yung Girls
07 Kyoto ‘74
08 Jalisco
09 Summer Vacation
10 Twin Lakes
11 Pasadena Dreams
12 Dreamliner
13 Baltimore Nights

IN BREVE: 3/5

Giornalista e critico musicale da tempo, vivo nella musica per la musica, scrivo di suoni, sogni e segni per impaginare gli sforzi di chi dai sistemi sonori e dalle alchimie delle parole ne vuole tirare fuori il ritmo vitale dell’anima.