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Datura4 – Demon Blues

demonbluesSono vecchi del mestiere in quel di Perth (Australia), hanno idee chiare di come deve suonare il rock, si mettono insieme e danno fuoco alle polveri di un rock blues dai mille poteri e dalle duemila coronarie intercambiabili. Greg Hitchcock e Dom Mariani – duo di chitarristi – si legano sotto il moniker Datura4 (già il nome è un presagio psichedelico) e sfornano Demon Blues, dieci tracce diabolicamente fighe che fanno rimpiangere i vecchi tempi, una “misticanza” di distorsori accaldati e oscuri che tirano in ballo dai fasti dei T. Rex a quelli dei Blue Oyster Cult, fuzz di chitarre in fregola, melodie catchy e tutta la voglia di mettersi a correre in macchina dentro una notte senza fine, con lo stereo a tutto volume.

Con loro in questo esperimento il basso di Stu Loasby e le pelli di Warren Hall che ricamano la tracklist di virtuosismi e grandi numeri; un disco che va ad arricchire la storia rock della scena Australiana e non solo, un registrato che si ascolta in un amen e lo si rifà girare all’infinito, un tutto sommato “classic” di quelli che non hanno una data o scadenza anagrafica, quel rock immortale che è poi vangelo elettrico per milioni di band che si cimentano con l’Hammer Of The God!

Un consiglio virtuale? Il Marc Bolan che saltella in Another Planet, le barbe folte degli ZZ Top che ondeggiano in Hoonsville Pissin’ Up The Wall o i Grand Funk Railroad che sculettano viziosi dentro Love To Burn, ma il resto è ancora meglio. Per incalliti aficionados.

(2015, Alive Naturalsound)

01 Out With The Tide
02 You Ain’t No Friend Of Mine
03 Another Planet
04 Journey Home
05 Hoonsville
06 Demon Blues
07 Pissin’ Up The Wall
08 Killjoy
09 Gravedigger Man
10 Love To Burn

IN BREVE: 4/5

Giornalista e critico musicale da tempo, vivo nella musica per la musica, scrivo di suoni, sogni e segni per impaginare gli sforzi di chi dai sistemi sonori e dalle alchimie delle parole ne vuole tirare fuori il ritmo vitale dell’anima.