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Hoorsees – A Superior Athlete

Giunti al secondo album in appena due anni, i parigini Hoorsees confermano quanto di buono fatto intravedere nell’omonimo disco d’esordio con il più che piacevole A Superior Athlete, la cui ricetta è tanto semplice quanto efficace: indie rock (già, proprio lui) semplice, senza fronzoli, contraddistinto da un songwriting efficace, con una spruzzata (ma giusto un po’) di quell’eleganza alla quale i prodotti musicali francesi più disparati ci hanno da sempre abituato.

L’album dura appena trentaquattro minuti – com’è giusto che sia –  e, una volta tanto, riesce facile classificarne le canzoni in due gruppi ben distinti e separati. Abbiamo brani piacevoli, ma semplicemente sufficienti (la title track, ad esempio), ma anche quattro canzoni davvero degne di nota. Di questo pregiato quartetto fanno parte l’iniziale Week-end At Bernie’s (prima scanzonata, poi coinvolgente) così come  lo stralunato singolo Cream & Onion; anche se gli Hoorsees – speriamo prendano appunti per il futuro – danno il meglio quando spingono sull’acceleratore: eccellente davvero Memory’s Knife, che parte con un riff delicatissimo per finire con un’esplosione che ricorda i My Vitriol, e l’irresistibile Blue Pants.

A volere lanciare un parallelismo con un’altra nazione dell’Europa continentale (ovvero la nostra), non sono poi così tante le band italiane semi-esordienti capaci di numeri (intesi come qualità) simili: è anche per questo motivo che gli Hoorsees meritano  il nostro rispetto, sperando magari di vederli presto in Italia.

(2022, Kanine)

01 Week-end At Bernie’s
02 Cream & Onion
03 Jansport
04 Memory’s Knife
05 I’m Wearing My Raincoat In Summer
06 Blue Pants
07 Drama Kings
08 A Superior Athlete
09 Real Estate
10 TV In The Morning

IN BREVE: 3/5

Una malattia cronica chiamata britpop lo affligge dal lontano 1994 e non vuole guarire. Bassista fallito, ma per suonare da headliner a Glastonbury c'è tempo. Già farmacista, ha messo su la sua piccola impresa turistica. Scrive per Il Cibicida dal 2009.