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Lamb – The Secret Of Letting Go

In tema d’interazione tra voce e tecnologia, lavori sperimentali e stile caratterizzante, i Lamb si sono sempre difesi a dovere, calcolando anche l’esigua discografia che li accompagna in oltre vent’anni di carriera. La prospettiva creativa del duo di Manchester ha attraversato diverse scosse di assestamento dal 1996 a oggi, passando dal boom di “Gorecki” (1996) e “Gabriel” (2001), a un ritiro dalle scene durato quattro anni, ai progetti da solista di Lou Rhodes, ai lavori collaterali di Andy Barlow, catapultato da un giorno all’altro nella co-produzione di “Songs Of Experience” degli U2. The Secret Of Letting Go, settimo album in studio, è ispirato all’idea di spazi e suoni, al principio di eliminare e non di aggiungere, allo scopo di dare un senso alle parole e ai pensieri piuttosto che all’inseguimento di suoni e visioni.

Da un ascolto un po’ più attento del disco, riesce a farsi strada la percezione corporea della desistenza, quel mollare che non è sconfitta ma accoglienza e trasformazione di un’insoddisfazione, la sintesi del processo creativo che ha contribuito alla nascita di “The Secret Of Letting Go”. Nella sua nudità vulnerabile coesistono trame cangianti, vellutate come l’opening track Phosphorous, o intrecci appuntiti come Bulletproof.

In un’esplosione di effetti sintetici, alcune tracce riservano non poche sorprese tra i suoni ipnotici della saw (la sega ad arco), nella parte finale di Imperial Measures o le trombe e i flicorni di The Other Shore, Armageddon Waits e Deep Delirium, affidate a collaboratori di lunga data del duo, Quinta e Kevin Davy. Nel frattempo, quasi in sordina si scorgono i simbolismi di Moonshine, con l’apporto baritonale di Cian Finn, ispirata al fenomeno della luna a barchetta, tipico delle latitudini indiane o di One Hand Clapping, il cui testo è un rimando al koan del “suono di una sola mano”, un’esortazione a sradicare gli stereotipi (“Can you hear the sound it makess, even if I block your ears, come let’s sit here as long as it takes”).

Nonostante “The Secret Of Letting Go” sia da considerarsi, ad oggi, molto più accessibile rispetto ai primi album dei Lamb, in un mondo che continua a giocare con le sperimentazioni i Lamb continuano a imbastire impalcature sonore dall’alto contenuto educativo.

(2019, Cooking Vinyl)

01 Phosphorous
02 Moonshine (feat. Cian Finn)
03 Armageddon Waits
04 Bulletproof
05 The Secret Of Letting Go
06 Imperial Measures
07 The Other Shore
08 Deep Delirium
09 Illumina
10 The Silence In Between
11 One Hand Clapping

IN BREVE: 3,5/5

Catanese, studi apparentemente molto poco creativi (la Giurisprudenza in realtà dà molto spazio alla fantasia e all'invenzione). Musicopatica per passione, purtroppo non ha ereditato l'eleganza sonora del fratello musicista; in compenso pianifica scelte di vita indossando gli auricolari.