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Liars – WIXIW

C’è ancora chi continua a dare addosso ai Radiohead adducendo motivazioni fra le più improbabili: troppo autoreferenziali, troppo radical chic, troppo tutto. Probabilmente solo troppo bravi e trasversali – aggiungiamo noi – per piacere agli “alternativi a tutti i costi”. Cosa c’entrano i Radiohead con i Liars e il loro ultimo WIXIW? Molto, basta ascoltarlo questo “Wish You” (sì, a quanto pare quelle cinque lettere in sequenza vanno lette proprio così). Una band che ha sempre viaggiato su lunghezze d’onda chitarristiche e punkeggianti, spesso ai confini del noise, che ora si rifà sotto con un album yorkeiano nell’accezione più artistica possibile. L’alienazione ritmica ed elettronica di un brano come Octagon ne è un chiarissimo esempio, così come His And Mine Sensations, che sembra uscita direttamente dalle session di “The Eraser”, avventura solista di Yorke. Per non parlare della prova vocale di Angus Andrew, davvero parallela a quella del vocalist britannico: se in passato, infatti, urla e versi facevano spesso capolino nei pezzi dei Liars, in questo “WIXIW” a farla da padroni sono il falsetto e le sovraincisioni vocali (vedi III Valley Prodigies o l’impressionante Who Is The Hunter). I tre americani, comunque, pur prendendo spunto non rinunciano a metterci del proprio, lanciandosi in sperimentalismi a là Fatboy Slim in Brats o condendo di ritornelli ficcanti in pieno stile Liars e venature scurissime brani come il singolo No.1 Against The Rush o la title track. Il che non dovrebbe essere così scontato per un album registrato nella ridente ed assolata Los Angeles. C’era il rischio che questa recensione diventasse apologia della band di Thom Yorke. Un rischio messo in conto ma che era necessario correre, perché la morale è che ci troviamo difronte una band fantastica, i Liars, che finisce per avvicinarsi incredibilmente ad una formazione ancor più meravigliosa, i Radiohead. E se ciò è accaduto un motivo ci sarà. Chissenefrega, quindi, se Oxford fa antipatia ad alcuni: la loro influenza sta diventando leggenda e il futuro non potrà che dargli ulteriormente ragione. Nel frattempo anche i Liars, giunti al sesto capitolo di una discografia eccellente, non scherzano mica…

(2012, Mute)

01 The Exact Colour Of Doubt
02 Octagon
03 No.1 Against The Rush
04 A Ring On Every Finger
05 III Valley Prodiges
06 WIXIW
07 His And Mine Sensations
08 Flood To Flood
09 Who Is The Hunter
10 Brats
11 Annual Moon Words

A cura di Emanuele Brunetto