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Mashrooms – S/T

I Mashrooms hanno subìto un cortocircuito a un certo punto della loro storia. Uno stop di diversi anni, una pausa di riflessione. Dopo “The Ginko” del 2006, l’immagine è quella tradizionale di uno spinotto che viene staccato, degli strumenti muti per terra, o della porta della saletta che rimane chiusa. Pennelli cinematografici a delineare la fine della storia di uno dei gruppi maggiormente cinematografici della scena siciliana di fine millennio. Dopo una diaspora geografica dei membri della band, sparpagliati tra Firenze e la Sicilia, oggi però ecco di nuovo il “plug in”, le ciabatte stracolme di cavi, una pila di lattine di birra vuote, una sala affogata di suoni, vapori, storie, r-umori. Il ritorno del combo di Siracusa è identitario, si intitola proprio Mashrooms (o “S/T” che dir si voglia) e non poteva essere altrimenti. Il disco infatti è un po’ una sorta di resa dei conti con la loro storia contenendo sostanzialmente tutta la filosofia della band: strati appoggiati l’un sull’altro, accelerazioni post rock, un pizzico di math, squarci nelle sacche del suono, e poi quella miscela tra elettricità e il rigore tagliente di violino, violoncello e pianoforte che fanno di loro cinque pezzi di un’orchestra rock. “S/T” è un disco che vive di interferenze, s.o.s., incursioni, parlato, campionamenti di voci e risate. Ma soprattutto è uno spettacolare viaggio nella trincea del mondo moderno: vortici che scoperchiano i tetti (Uragano), carestie e secche sociali (Tiranno), pioggia di proiettili (Black Widow), viaggi di conquista (Freedom Flotilla), una sorta di documentario sul caos d’oggi nella condizione in cui, se si aprono le finestre al mondo, ci si ritrova a dover valutare la migliore possibilità di fuga. E se il cielo è severo e le montagne ispide nella copertina di quest’album, il suono ne è perfetto commento… in quello che, dei Mashrooms, è il modo epico di vedere le cose.

Nota 1: Registrato e mixato al Red House Studio di Sinigallia da Sacha Tilotta e masterizzato al Chicago Mastering Service da Bob Weston.

Nota 2: Anche i Mashrooms decidono di aderire a L’Arsenale, la federazione siciliana delle arti e della musica nata a inizio 2011 per mettere assieme le realtà musicali dell’Isola.

(2011, Wild Love)

01 Uragano
02 Freedom Flotilla
03 Playground
04 Tiranno
05 Cello #2
06 Portrait Of A Woman
07 Black Widow
08 Szela
09 Damn Right

A cura di Riccardo Marra