Home RECENSIONI Rolling Stones – On Air

Rolling Stones – On Air

Vedendo le loro facciacce raggrinzite al giorno d’oggi, sembra quasi impossibile che un tempo gli Stones fossero una banda di ventenni appassionati di rhythm and blues (che era l’eufemismo usato per descrivere la musica afroamericana che esulava dal jazz dopo che la vecchia etichetta di “race records” era stata abbandonata).

Se il punto forte sin dall’inizio della carriera beatlesiana erano gli inediti, per Jagger/Richards, coetanei e amici dei liverpoolliani, l’ispirazione tardava ad arrivare. Fu Andrew Loog Oldham, il loro audace e giovane manager dell’epoca, a convincerli di quanto fosse importante un proprio repertorio, dato che il repertorio porta royalties. Ma, viceversa, se Lennon/McCartney presentavano delle cover formalmente corrette ma quasi mai rilevanti, l’ensemble londinese maneggiava il repertorio altrui magistralmente, facendolo totalmente proprio.

Queste BBC Sessions raccolte in On Air, già da una vita reperibili tramite bootleg, sono un campionario quasi perfetto del repertorio live della band agli esordi, a partire da Come On (primo singolo del 1963, cover, come ti sbagli, di Chuck Berry) fino ad arrivare agli inediti, tutti da un live del 1965: Satisfaction, in una versione strepitosa, The Last Time e The Spider And The Fly (che i fan dell’ultima ora che l’hanno conosciuta con “Stripped”, in una versione lenta e velenosa, faticheranno a riconoscere).

La band ha un’energia incontenibile, cosa raramente apprezzabile nei live dell’epoca, totalmente coperti dal suono delle urla delle ragazzine (che tentavano di strappargli i vestiti di dosso quasi a ogni uscita dal vivo). Da segnalare diverse cover finora ufficialmente irreperibili come, tra le alter, Cops And Robbers, Memphis, Tennessee, e una furiosa Roll Over Beethoven.

La compilation potrebbe sembrare la classica roba da fan sfegatati, ma è in realtà un compendio imprescindibile per chiunque ami il rock’n’roll e il rhythm and blues: uno dei documenti più straordinari della resurrezione del rock’n’roll, apparentemente morto qualche anno prima. Per i fan sfegatati, c’è sempre l’edizione deluxe che include molti pezzi del primo, straordinario album e il secondo singolo, I Wanna Be Your Man, scritto, udite udite, da John Lennon e Paul McCartney.

(2017, Polydor)

1 Come On – Saturday Club, 1963
2 (I Can’t Get No) Satisfaction – Saturday Club, 1965
3 Roll Over Beethoven – Saturday Club, 1963
4 The Spider And The Fly – Yeah Yeah, 1965
5 Cops And Robbers – Blues In Rhythm, 1964
6 It’s All Over Now – The Joe Loss Pop Show, 1964
7 Route 66 – Blues In Rhythm, 1964
8 Memphis, Tennessee – Saturday Club, 1963
9 Down The Road Apiece – Top Gear, 1965
10 The Last Time – Top Gear, 1965
11 Cry To Me – Saturday Club, 1965
12 Mercy, Mercy – Yeah Yeah, 1965
13 Oh! Baby (We Got A Good Thing Goin’) – Saturday Club, 1965
14 Around And Around – Top Gear, 1964
15 Hi Heel Sneakers – Saturday Club, 1964
16 Fannie Mae – Saturday Club, 1965
17 You Better Move On – Blues In Rhythm, 1964
18 Mona – Blues In Rhythm, 1964
19 I Wanna Be Your Man – Saturday Club, 1964 (Deluxe Edition)
20 Carol – Saturday Club, 1964 (Deluxe Edition)
21 I’m Moving On – The Joe Loss Pop Show, 1964 (Deluxe Edition)
22 If You Need Me – The Joe Loss Pop Show, 1964 (Deluxe Edition)
23 Walking The Dog – Saturday Club, 1964 (Deluxe Edition)
24 Confessin’ The Blues – The Joe Loss Pop Show, 1964 (Deluxe Edition)
25 Everybody Needs Somebody To Love – Top Gear, 1965 (Deluxe Edition)
26 Little By Little – The Joe Loss Pop Show, 1964 (Deluxe Edition)
27 Ain’t That Loving You Baby – Rhythm And Blues, 1964 (Deluxe Edition)
28 Beautiful Delilah – Saturday Club, 1964 (Deluxe Edition)
29 Crackin’ Up – Top Gear, 1964 (Deluxe Edition)
30 I Can’t Be Satisfied – Top Gear, 1964 (Deluxe Edition)
31 I Just Want To Make Love To You – Saturday Club, 1964 (Deluxe Edition)
32 2120 South Michigan Avenue – Rhythm And Blues, 1964 (Deluxe Edition)

IN BREVE: 4,5/5

Reverendo Dudeista, collezionista ossessivo compulsivo, avvocato fallito, musicista fallito. Ha vissuto cento vite, nessuna delle quali interessante. Scrive per Il Cibicida da un numero imprecisato di anni che sarebbe precisato se solo sapesse contare.