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Syd – Fin

A soli 24 anni, Sydney Bennet ha già maturato una carriera da fare invidia a molti artisti. Grazie ad un ambiente familiare molto propenso a farla avvicinare al mondo della musica, a 16 anni inizia come produttrice per la ODD FUTURE, di cui oltre al fratello Taco hanno fatto parte, tra gli altri, Tyler The Creator, Frank Ocean, Earl Sweatshirt, per poi aggiungere al proprio curriculum il ruolo di frontwoman dei The Internet, con all’attivo tre album fra cui “Ego Death” che ne ha segnato il successo.

Molti tra i membri dei The Internet hanno coltivato parallelamente un supergruppo o una carriera solista: promettendo che Fin non avrebbe segnato la rottura coi The Internet, ma solo una breve parentesi, si comprende così perché Syd abbia sentito l’esigenza di questa escape.

Sono due i temi principali che ricorrono in tutto l’album: innanzitutto la fierezza dell’aver raggiunto un certo livello di fama e successo in meri termini materialistici (No Complaints), e come questo sia avvenuto grazie al rapporto di coesione con tutti i compagni con cui ha avuto l’onore di condividere le sue avventure (All About Me, “Take care of the family that you came with, We made it this far and it’s amazing / People drowning all around me, So I keep my squad around me”).

L’altra grande componente è data dalla carica sensuale dell’album. A partire da Know, che per il taglio r’n’b anni ‘90 ricorda nostalgicamente Aaliyah, Syd non nasconde episodi scabrosi e tradimenti (“It’ll be our secret, don’t wanna get caught creeping/Is it really cheating, who says we’re cheating”), con brani come Nothing To Something, Got Her Own, Drown In It e Body non lasciano niente all’immaginazione. Syd affronta la propria sessualità senza paura o particolari inibizioni, creando ancor più la forte antitesi tra la sua voce molto femminile e il suo atteggiamento all’apparenza mascolino.

“Fin” non si discosta eccessivamente dal prodotto dei The Internet, ma la differenza sostanziale, per quanto banale, è che Syd ora ha deciso consapevolmente di viaggiare in solitaria. Senza l’appoggio dei suoi fedeli compagni ha voluto dimostrare di essere diventata una donna e di aver acquisito la giusta confidenza, sicurezza e sensualità per poter realizzare qualcosa da sé.

(2017, Columbia)

01 Shake ’Em Off
02 Know
03 Nothin To Somethin
04 No Complaints
05 All About Me
06 Smile More
07 Got Her Own
08 Drown In It
09 Body
10 Dollar Bills (feat. Steve Lacy)
11 Over (feat. 6LACK)
12 Insecurities

IN BREVE: 3,5/5

Consulente ed ingegnere, ma prima ancora “music addicted”. Da sempre con sottofondo musicale a far da colonna sonora della mia vita.