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Tacocat – Lost Time

losttimeSvelte, con un bel caratterino da riot grrrl, una potenza d’insieme valida sotto tutti i punti di vista, energia e dolce sfacciataggine in bella mostra. Da Seattle i coloratissimi Tacocat: Emily Nokes, Bree McKenna, Lelah Maupi e l’unico maschietto Eric Randall, quartetto tutto pepe alla guida di un power pop al profumo di punk garage che fa pensare bene per la fresca scena americana e non solo.

Lost Time è un disco che contagia, si incolla all’orecchio e lo strapazza di ballatine e coretti, un teen mood che modifica all’istante un momentaneo senso di noia per tutto, ti fa felice e fa ballare a ritmo frenetico; si parla di gioventù, amori di nascosto, mestruazioni, intimità confidenziali e dubbi brufolosi, una strategia sonora che esplode di vita e brucia calorie mentali e fisiche sin dal primo giro stereo.

Una dozzina di brani che deliziano l’animo di quella innocenza “furba” e stirano il cuore a guardarsi intorno per scegliere il meglio della giornata, come in FDP, I Love Seattle, The Internet o Talk, e non mancano approdi al bubblegum punkies come Horse Grrls, Night Swimming e Leisure Bees che all’orecchio fanno tanto, ma tanto “maschiaccio”. Apparentemente superficiale, ma è sempre sotto la superficialità che si nascondono le cose genuine.

(2016, Hardly Art)

01 Dana Katherine Scully
02 FDP
03 I Love Seattle
04 I Hate The Weekend
05 You Can’t Fire Me, I Quit
06 The Internet
07 Plan A, Plan B
08 Talk
09 Men Explain Things To Me
10 Horse Grrls
11 Night Swimming
12 Leisure Bees

IN BREVE: 3/5

Giornalista e critico musicale da tempo, vivo nella musica per la musica, scrivo di suoni, sogni e segni per impaginare gli sforzi di chi dai sistemi sonori e dalle alchimie delle parole ne vuole tirare fuori il ritmo vitale dell’anima.