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The Hacienda – The Hacienda EP

thehaciendaepCon The Hacienda EP, la band fiorentina ritorna a segnare il passo nell’underground di casa nostra, torna col suo estroso e insonne groove tutto inglese per sognatori di sound ambasciatori di spazi urbani, per tutti quelli che portano la coerenza profonda e ben assortita di un viaggio tra il Tamigi e la vitalità di una visione uggiosa, di una nottata tra un pub e la nebbia complice dei Docks.

Cinque tracce ad alto volume, un ascolto riscoperto che si fa carico di una potenzialità – sia radiofonica che d’intrattenimento – ad alto contenuto di hit, una tracklist che si tinge di tutti i toni possibili del beat e del brit con accentuazioni indie che fanno ping pong tra i sixties e nineties, rilasciando un ricchissimo respiro stilistico che cresce di appeal in appeal.

Il quartetto toscano è in gran forma, la loro formula resta quasi invariata dagli esordi, chitarre stilose e capricciose in Indian Love, ritmi guasconi in Dead Boy, spruzzate mex-lisergiche quanto basta in She’s Mine As The Sun e North Pole e quella scorribanda rockabilly che chiude col fiatone il tutto che è Too Late, la rincorsa ideale che fa salire la febbre al tasto repeat e che ricolloca la band sugli “sfarzi” di tempo fa. Con i The Hacienda la strada per l’Inghilterra è sempre più che a un tiro di schioppo, bel ritorno davvero.

(2015, Black Candy)

01 Indian Love
02 Dead Boy
03 She’s Mine As The Sun
04 North Pole
05 Too Late

IN BREVE: 3/5

Giornalista e critico musicale da tempo, vivo nella musica per la musica, scrivo di suoni, sogni e segni per impaginare gli sforzi di chi dai sistemi sonori e dalle alchimie delle parole ne vuole tirare fuori il ritmo vitale dell’anima.