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Half Japanese – Crazy Hearts

Jad Fair è sempre stato un artista geniale e dotato di una continuità incredibile sul piano creativo, uno dei pochi ad avere avuto non solo grande continuità, ma anche ad avere sempre mantenuto un livello alto per quello che riguarda la qualità dei suoi dischi: forse senza raggiungere sempre vette altissime, ma garantendo ogni volta almeno 10/15 canzoni sempre buone. Il nuovo disco si intitola Crazy Hearts e la line-up del gruppo è quella degli ultimi anni, con il chitarrista John Sluggett, Gilles-Vincent Rieder, Jason Willett e Mick Hobbs. Una formazione che già qualche anno fa Jad ha definito come particolarmente affiatata, riconoscendo l’importante contributo di ciascuno alla realizzazione dei pezzi.

Quindi gli Half Japanese sono una vera e propria band a tutti gli effetti. Certo al centro resta la figura di Jad Fair, punto di riferimento la cui verve e ispirazione continua ad avere, sul piano espressivo, delle caratteristiche peculiari che ne fanno un interprete tout court di quella che possiamo benissimo definire come pop art. Il disco è un concentrato di musica power pop, garage, glam, beat anni Sessanta e post punk. In alcuni passaggi è inevitabile volgere il pensiero a quello che era un grandissimo amico di Jad, il compianto Daniel Johnston (ad esempio My Celebrity o A Phantom Menace), ma in generale possiamo riconoscere quello stesso approccio istintivo e quella “low fidelity” che proprio gli Half Japanese si sono in qualche modo inventati alla fine degli anni Settanta.

“Crazy Hearts” è un vero e proprio trip psichedelico in una dimensione differente da quella più tradizionale, un caleidoscopio espresso anche in una maniera punk e rock’n’roll sulla scia del Lou Reed più glamour e orecchiabile (Undisputed Champions, As Best You Can): giri di chitarra avvolgenti, la caratteristica voce di Jad e il sound vintage delle tastiere (Crazy Hearts) sono le annotazioni principali e comuni a tutto il repertorio che qui viene proposto. Visionario come girare alla massima velocità a bordo di una giostra in un parco di divertimenti, eccentrico, divertente, gli Half Japanese hanno fatto ancora una volta centro.

(2020, Fire)

01 The Beast Master
02 Wondrous Wonder
03 Dark World
04 And It Is
05 My Celebrity
06 Late At Night
07 Undisputed Champions
08 Crazy Hearts
09 As Best You Can
10 A Phantom Menace
11 A Job Well Done
12 Let It Show

IN BREVE: 3,5/5

Sono nato nel 1984. Internazionalista, socialista, democratico, sostenitore dei diritti civili. Ho una particolare devozione per Anton Newcombe e i Brian Jonestown Massacre. Scrivo, ho un mio progetto musicale e prima o poi finirò qualche cosa da lasciare ai posteri. Amo la fantascienza e la storia dell'evoluzione del genere umano. Tifo Inter.