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3rd Secret – S/T

La prima causa di delusione, in pressoché qualsiasi ambito, sta nelle aspettative disattese. Quasi sempre non c’è dolo o colpa dall’altra parte, quanto piuttosto un aspettarsi che qualcuno si comporti in un determinato modo o faccia una determinata cosa. Nel caso del progetto 3rd Secret, però, va anche detto a nostra discolpa che se da un giorno all’altro si (ri)presentano Krist Novoselic, Kim Thayil e Matt Cameron, sbandierando una nuova band e un nuovo disco che li vede coinvolti, il primo pensiero non può che andare a ciò che questi tre fantastici musicisti hanno saputo fare con nomi mastodontici come Nirvana, Soundgarden e Pearl Jam. Insomma, nessuno di loro ha mai detto che ci saremmo dovuti aspettare un disco grunge… ma per la miseria, hanno anche voluto Jack Endino nella stanza dei bottoni…

E infatti di grunge, ma anche di alternative rock in senso stretto, in 3rd Secret c’è poco per non dire nulla. Siamo piuttosto al cospetto di una diversa incarnazione umana dei Giants In The Trees, la band folk rock messa in piedi qualche anno fa da Novoselic insieme a Jillian Raye e Jennifer Johnson, non a caso anch’esse coinvolte alle voci dei 3rd Secret (c’è anche Bubba Dupree, già Void ed Hater). Che questo lavoro vada in una determinata direzione lo si coglie già dall’acustica notturna dell’opener Rhythm Of The Ride, che è un po’ la costante anche di Last Day Of August o Winter Solstice, mentre il folk rock più marcato di Live Without You alza un tantino i ritmi. I passaggi più interessanti sono però l’ipnotica Dead Sea col suo andamento allucinato e i languori iniziali (che oseremmo definire di matrice slowcore) della conclusiva The Yellow Dress.

Incredibilmente, così, i veri pezzi fuori fuoco dell’intero album risultano essere I Choose Me, Lies Fade Away e in parte Diamond In The Cold, che lasciano alla chitarra di Thayil un po’ di spazio di manovra e che proprio per la loro natura più heavy e riffosa, quella che in pratica avremmo pensato di ritrovare in tutto il disco, sembrano davvero dei corpi estranei. Poco male, perché ci danno un saggio − sebbene alquanto scolastico − di ciò che poteva essere e non è stato, ma che in fondo soltanto noi speravamo fosse. La grandezza di certi artisti sta anche nel saper andare oltre: quest’omonimo debutto firmato dai 3rd Secret non è certo indimenticabile, ma il solo rivedere quei tre all’opera, per di più sotto la stessa ragione sociale, può tranquillamente valere il prezzo del biglietto.

(2022, Autoprodotto)

01 Rhythm Of The Ride
02 I Choose Me
03 Last Day Of August
04 Winter Solstice
05 Lies Fade Away
06 Live Without You
07 Right Stuff
08 Dead Sea
09 Diamond In The Cold
10 Somewhere In Time
11 The Yellow Dress

IN BREVE: 3/5