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Denzel Curry – Imperial

imperialChe gran momento per il rap: investito da una nuova giovinezza che sciorina disconi al ritmo di un-due. Danny Brown ha attratto tutti gli occhi su di sé con il tostissimo “Atrocity Exhibition”; Kendrick Lamar, reduce dal big bang di “To Pimp A Butterfly”, ha dato sfoggio di profondità di repertorio in “untitled unmastered.”; i Death Grips sono tornati più duri che mai grazie a “Bottomless Pit”, gli Avalanches hanno fatto una (graditissima) carrambata chiamata “Wildflower”, Kanye West s’è iscritto al registro con “The Life Of Pablo”.

E in mezzo a questi giganti, giovanissimo e incazzatissimo, c’è proprio l’autore del nostro Imperial: da Carol City in Florida, all’angolo rosso, Denzel Curry. Pronto a picchiare come Luke Cage, forte e chiaro. Arriva dunque a un anno da “32 Zel/Planet Shrooms”, il secondo LP della produzione solitaria del ventunenne americano. E come arriva, fa tremare subito i vetri. Il singolo ULT è un kick-off potentissimo, un incontro immediato coll’implacabile flow del ragazzo: una bomba hc da far leccare i baffi ai Run The Jewels.

Si prosegue, mantenendo vertiginose promesse, col carrarmato Gook  e la cavalleria pesante della sbronzissima Sick & Tired. L’opera è chiaramente strutturata per allentare il fiato in mezzo, così forse il dittico Knotty Head/Me Now registra l’unica, straniante pausa di facciata. Ma si tratta, appunto, di un bluff. La sfida si riapre freneticamente con la grandiosa Story: No Title, per dare una sferzata quasi r n’ b sulla radiofonica This Life e proseguire il saggio di scrittura via Zenith. Se Good Night non è la closing track perfetta, lo si deve imputare a un’ultima incursione soul che prende forma insieme a If Tomorrow’s Not Here.

Come il suo omonimo, spettacolare cestista, Curry mette a segno un prelibatissimo tiro da tre degno di record da regular season. Eppure proprio non lasciando il paragone, gli resta ancora qualcosa da sistemare in vista dei decisivi playoff. Che l’NBA rap sia il suo regno, alla sua tenera età, è una constatazione quasi da scemi. Che abbia la mano giusta per dominare, lo proveranno la tempra e i muscoli negli apparentemente luminosi giorni a venire.

(2016, Loma Vista)

01 ULT
02 Gook
03 Sick & Tired
04 Knotty Head (feat. Rick Ross)
05 Me Now
06 Story: No Title
07 This Life
08 Zenith
09 Good Night (feat. Twelve’len & Nell)
10 If Tomorrow’s Not Here (feat. Twelve’len)

IN BREVE. 3,5/5