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Envy – Atheist’s Cornea

atheistscorneaDal Sol Levante non solo fiori di loto e latitudini zen, ma anche la furia iconoclasta di Tetsuya Fukagawa e i suoi Envy con Atheist’s Cornea, l’immolazione – forse – definitiva della formazione giapponese, che dello screamo impastato con il post-rock (per intenderci quello sangue e sudore) ne ha sempre fatto ragione di vita e d’arte, quella sofferenza patita senza nasconderla che urla vendetta e rabbia con la potenza delle anime in pena, quelle anime che trovano riscontro solamente gonfiando le vene di disperazione e solitudine.

Hardcore a profusione e momenti laconici in un mare di malinconia, otto tracce che si sfregano e fanno combustione al solo contatto d’orecchio, tracce quasi “punitive”, fatto salvo le nebbie atmosferiche che avvolgono Shining Finger e Your Heart And My Hand, che innescano a catena l’ineluttabilità estrema di un sentore di morte oltre la morte.

Elegia dell’assoluto respiro dell’incandescenza d’animo? Può essere, per il momento i nostri non si lasciano abbindolare da variazioni sul tema, procedono d’istinto e di scazzo verso il gotha dell’assolutismo, sbranano il senso armonico della musica in Blue Moonlight, stracciano il silenzio col caos in Ignorant Rain At The End Of The World e violentano pedaliere e pelli in Two Isolated Souls. Per il resto sono i grandi volumi di suono a parlare per loro e della loro natura assolutamente unica. Arigatou gozaimashita!

(2015, Rock Action / Temporary Residence)

01 Blue Moonlight
02 Ignorant Rain At The End Of The World
03 Shining Finger
04 Ticking Time And String
05 Footsteps In The Distance
06 An Insignificant Poem
07 Two Isolated Souls
08 Your Heart And My Hand

IN BREVE: 3,5/5

Giornalista e critico musicale da tempo, vivo nella musica per la musica, scrivo di suoni, sogni e segni per impaginare gli sforzi di chi dai sistemi sonori e dalle alchimie delle parole ne vuole tirare fuori il ritmo vitale dell’anima.