Home RECENSIONI ITALIA Go!Zilla – Modern Jungle’s Prisoners

Go!Zilla – Modern Jungle’s Prisoners

Se è vero che ogni cambio di formazione comporta degli inevitabili stravolgimenti all’interno di una band, i fiorentini Go!Zilla dovrebbero essere oggi qualcosa di totalmente diverso dall’esordio del 2013 con “Grabbing A Crocodile”, perché se ai tempi si trattava di un duo, divenuto poi un trio nel 2015 per “Sinking In Your Sea”, adesso ci troviamo difronte a un quintetto, con tutto ciò che ne consegue in termini di stratificazione del sound.

Modern Jungle’s Prisoners è non a caso l’album più complesso della formazione toscana, innanzitutto da un punto di vista concettuale: la giungla moderna del titolo (che è un po’ la stessa raffigurata nella copertina del disco che riprende un murales che si scorge fra alcuni palazzi del South Bronx, a New York) è il posto in cui l’uomo metropolitano resta prigioniero, senza possibilità di ritrovare la via d’uscita, inebetito da luci accecanti, nubi grigiastre che gli gonfiano i polmoni e demoni interiori che non lo lasciano mai respirare.

La costante della proposta dei Go!Zilla è senza dubbio la psichedelia, che se nei primi due dischi veniva declinata in chiave garage/punk (che torna prepotente in Red Light), in “Modern Jungle’s Prisoners” si fa invece ancor più acida e dilatata, con Peeling Clouds che rappresenta benissimo questa nuova faccia della band. Il paio con il concept del disco lo fa l’irrobustimento della sezione ritmica che, persa tra divagazioni funk (Evil Is Satisfaying), tribalismi (Demons Are Closer) e derive afro (la conclusiva Follow Me), segna i passaggi più significativi della mezz’ora abbondante dell’album.

La chitarra inzuppata di LSD di Hailing It’s Hailing e il cammeo al sax di Enrico Gabrielli (direttamente da quei Calibro 35 con cui questi ultimi Go!Zilla hanno più di qualcosa da spartire) in Falling Down Ground chiudono il cerchio di un lavoro stringato, sì, ma che lascia aperte e calpestabili una molteplicità di strade da seguire. Il che, considerando come i Go!Zilla hanno dimostrato di sapersi reinventare passo dopo passo, lascia davvero ben sperare per il futuro.

(2018, Teenage Menopause)

01 Intro
02 Peeling Clouds
03 Evil Is Satisfaying
04 Red Light
05 Haling It’s Hailing
06 Demons Are Closer
07 Interlude
08 Falling Down Ground
09 Follow Me

IN BREVE: 3,5/5