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Jack Garratt – Phase

phaseCon quella faccia un po’ così, quell’espressione un po’ così che ha il prototipo di hipster prima di farsi il terzo risvoltino ai jeans, Jack Garratt avrebbe tutte le carte in regola per finire nel dimenticatoio in cui prima o poi finiscono tutti gli artisti “one shot” che tempestano le charts mondiali. Se non fosse che Garratt è uno che almeno sulla carta sembra davvero sapere il fatto suo: polistrumentista, produttore e portatore sano di una voce cangiante che riesce ad adattarsi a svariati registri.

Phase è il suo esordio sulla lunga distanza, arrivato sugli scaffali dei negozi quando ormai era rimasto davvero poco da scoprire riguardo al giovane inglese, con la sua arte preventivamente sviscerata in lungo e in largo come ogni “next big thing” che si rispetti. Quindi sapevamo già di Worry, il singolo che l’ha definitivamente lanciato nelle radio, così come sapevamo del melting pot di influenze su cui ha costruito il suo debutto. Ed è proprio la varietà di fonti riscontrabili che convince su come Garratt probabilmente non metterà mai piede in quel dimenticatoio di cui sopra.

Sa avere un approccio cantautorale classico (vedi la semplicemente pianistica My House Is Your Home, che chiude l’album) ma anche toccare l’EDM (Surprise Yourself, Chemical, Fire), muoversi in territori soul, r’n’b (Far, The Love You’re Given) e persino gospel (I Know All What I Do) e poi virare su altri smaccatamente pop (Breathe Life), alternando synth e chitarre come fossero facce diverse della stessa medaglia (Weathered).

Forse un po’ confusionario, di certo molto eterogeneo nel suo saper creare e accostare con criterio atmosfere e climax sentimentali alternati, “Phase” è anche e soprattutto un album riuscito perché, nonostante tutto, non trova tanti altri termini di confronto (di pari livello, s’intende) nella terra di mezzo fra mainstream e alternative in cui ha saputo insinuarsi. Ed è questo ciò che conta, perché se Garratt riuscirà a incanalare il proprio potenziale cucendosi addosso l’abito perfetto, in futuro potremmo davvero vederne delle belle.

(2016, Island)

01 Coalesce (Synesthesia Pt. II)
02 Breathe Life
03 Far Cry
04 Weathered
05 Worry
06 The Love You’re Given
07 I Know All What I Do
08 Surprise Yourself
09 Chemical
10 Fire
11 Synesthesia Pt. III
12 My House Is Your Home

IN BREVE: 3/5