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Jeff Rosenstock – POST-

Jeff Rosenstock è un tipo simpatico. Uno di quelli a cui piace tenere il palco, uno col senso dell’entertainment, uno che pubblica album senza preavviso. Caso, ad esempio, di questo POST-, dato alle stampe il primo giorno del nuovo anno, per cominciare col giusto piede un 2018 che attende uscite di un certo peso.

Diversamente dal precedente, potentissimo “WORRY.”, in quest’occasione la matrice dell’opera è dichiaratamente più sociopolitica e meno, per così dire, edulcorata in salsa leggera. Lo si capisce immediatamente con la lunga ma lapidaria USA, traccia praticamente d’apertura del lotto: sette minuti che ben chiariscono il leitmotif sonoro dei dieci, nuovi episodi qui rilasciati. La voglia del musicista di Long Island è sempre quella di scrivere anthem generazionali, divertire e divertirsi usando i canoni del power pop per i più nobili scopi possibili. Ma stavolta sembra esserci un pizzico di energia in meno rispetto al passato.

Il fatto è che Jeff dà il meglio di sé quando accelera: Yr Throat, Powerlessness e Melba/Beating My Head Against A Wall spiccano in mezzo a una serie di ballad dal gusto agrodolce che sembrano però non ingranare sempre come dovrebbero. È il caso di TV Stars o dell’ultima, chilometrica Let Them Win. Non che siano cattivi pezzi, per carità divina: è che manca appunto quel guizzo che rende memorabili i tackle più squisitamente aggressivi del Nostro.

Laddove canzonissime come “Wave Goodnight To Me” o “HELLLLHOOOOLE” restavano appiccicate alla testa e alle gambe, dunque, “POST-mostra il suo fianco più debole ma comunque, irrimediabilmente attraente. Mezzo punto in più del dovuto, dopo tutto, perché Jeff Rosenstock è un tipo dannatamente simpatico.

(2018, Polyvinyl)

01 Mornin’!
02 USA
03 Yr Throat
04 All This Useless Energy
05 Powerlessness
06 TV Stars
07 Melba
08 Beating My Head Against A Wall
09 9/10
10 Let Them Win

IN BREVE: 3,5/5