Home RECENSIONI ITALIA Magpie – Noir / Several Murders In Sleepless Nights

Magpie – Noir / Several Murders In Sleepless Nights

Gocce di pioggia che rigano un vetro sporco. Bagliori di fulmini che lì fuori, da qualche parte oltre l’orizzonte, scatenano la propria furia. Un vecchio telefono che squilla e cui nessuno si decide a dare pace. La stagione del buio è alle porte, ed i Magpie da Reggio Emilia ne tessono ad arte la colonna sonora. Noir / Several Murders In Sleepless Nights è, senza mezzi termini, una delle più liete sorprese partorite dall’italico suolo nel 2009, con Valentina Feroni e Daniele Carretti (già un terzo di Offlaga Disco Pax) a mettere in piedi un disco d’esordio fatto di tracce votate irrimediabilmente a tonalità scure. L’indole new wave del progetto è evidente, sia per la meteoropatia acuta che trasudano i brani, sia per quel tocco di lancinante malinconia che pervade il lavoro da capo a fondo. Ma se la new wave è la sostanza, la forma scelta per esprimersi paga invece pegno ad altri territori sonori, scarnificati dal duo e riproposti in un miscuglio incorporeo. Si val dal post-rock dell’opener Death Of The Lovers e di Hidden (December, 20) al dolce shoegaze a là Slowdive di Low BleedingBitter & Sad, passando per l’elettronica stridente di MilkOnly Sleeping o per il piano di Never. La batteria non esiste, soppiantata da campionamenti, sample, tastiere, violini appena accennati, e l’assenza delle pelli rende l’album assolutamente etereo, non filtra un raggio di sole che sia uno, così come suggeriscono gli stessi artwork e titolo dell’album. Il cielo è grigio e la nebbia che avvolge “Noir / Several Murders In Sleepless Nights” è squarciata solo dalla voce filtrata di Carretti, irresistibile eco che riporta alla mente maestri “ambientali” quali i Cocteau Twins o i Dead Can Dance (giusto per dare ancora uno sguardo agli anni ’80). C’è romanticismo palpabile nelle undici tracce che compongono quest’opera prima, ci sono sguardi che s’incrociano fino a penetrarsi, ci sono atmosfere che traghettano dall’autunno all’inverno e poi ancora all’autunno senza passare dalle altre due stagioni. Now You Love Me? chiedono i Magpie. La risposta è scontata: non si potrebbe fare altrimenti.

(2009, I Dischi Del Minollo / DeAmbula)

01 Death Of The Lovers
02 Low Bleeding
03 Milk
04 Now You Love Me?
05 Bitter & Sad
06 Empty Places
07 Only Sleeping
08 Hidden (December, 20)
09 Winter
10 Never
11 Autumn (My Love)

A cura di Emanuele Brunetto