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Yombe – GOOOD

È innegabile come tante, troppe nuove leve del panorama italiano abbiano spesso molta difficoltà (o più verosimilmente poca voglia) a capire da che parte stia andando la musica del resto del mondo. Così ci ritroviamo invasi da wannabe Rino Gaetano, wannabe Negrita o wannabe Prozac+, giusto per citare i primi esempi che ci vengono in mente e che si riferiscono a nomi che non diremo, senza neanche lo sforzo di provare a gettare un occhio al di là dei nostri confini.

Quando salta fuori un disco come GOOOD, quindi, è un po’ una ventata d’aria fresca che spazza via la fuliggine che ricopre il suddetto panorama. Sia chiaro, gli Yombe (Alfredo Maddaluno alla produzione e Cyen alla voce) si limitano a fare, bene, ciò che va fatto se si ha una visione d’insieme chiara di ciò che funziona – passateci questo termine orientato al business – alle latitudini che contano: suoni moderni e strutture pop che guardano al nuovo soul/r’n’b che si sta facendo sempre più strada nelle classifiche, piuttosto che a chi quelle classifiche le cannibalizza nelle prime posizioni.

Gli Yombe sanno dove andare a pescare: Maddaluno citofona a casa Flume per un aperitivo (il singolo Tonight ne è dimostrazione assoluta) e poi, a notte inoltrata, va a fare un giro con i Disclosure più cadenzati (vedi A Secret), forgiando il disco con una produzione che altrove è già uno standard ma in Italia è pressoché una novità, tra electro soul, dubstep ed elegantissima trap (My Veins Are Road).

Cyen, invece, dal canto suo sfodera prove vocali perfette per solcare le linee sintetiche tracciate dall’altra metà del progetto, giocando a rimpiattino con FKA Twigs e Kelela (l’altro singolo Nothing New To Me), arrivando a un ispiratissimo soul bianco che ha il suo testimonial più in vista in quel top player assoluto che è Sam Smith (Fighter).

L’unica pecca è la durata del disco che si esaurisce in appena ventidue minuti, con ben quattro tracce su nove che sono intermezzi e ganci tra i pezzi veri e propri. Pochino, è vero, ma il livello è davvero alto e fa ben sperare per il futuro del progetto Yombe, che con “GOOD” ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per ambire a traguardi importanti anche su palcoscenici prestigiosi a livello internazionale.

(2017, Carosello)

01 GOOOD, Pt. 1
02 Tonight
03 Nothing New To Me
04 My Veins Are Roads
05 uuhh aahh (interlude)
06 Fighter
07 No Looking Back (interlude)
08 A Secret
09 GOOOD, Pt. 2

IN BREVE: 3,5/5